Proposte concrete per la rigenerazione urbana e sociale dei borghi di Palermo e Catania. Sono quelle dei cinque giovani che hanno partecipato alla IX edizione del Programma di ricerca “Idea-Azione” promosso dall’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe.
Da dieci anni, infatti, con “Idea -Azione”, viene proposto un approccio concreto, non accademico ma fortemente legato ai bisogni della città nel quadro di azioni concrete per il miglioramento della qualità di vita delle diverse comunità urbane.
4 incontri si svolgeranno a Palermo e 1 a Catania, dal 27 giugno al 28 luglio, con la partecipazione di rappresentanti del terzo settore, stakeholder, cittadini, rappresentanti istituzionali, società civile, professionisti e tutor scientifici di diverse università italiane (Politecnico di Torino, La Sapienza, Roma Tre, Lumsa Roma e Università di Padova). Gli obiettivi sono, in particolare, quelli di condividere con le comunità territoriali i risultati finali delle ricerche, presentando le azioni intraprese e le eventuali ricadute sociali concrete che ci saranno anche attraverso il confronto che emergerà dagli incontri.
Il primo incontro è avvenuto già ieri, con Federico Prestileo che ha parlato di marginalità urbana e rigenerazione del waterfront di Sant’Erasmo di Palermo. All’incontro, ha partecipato Barbara Pizzo, docente associata al Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’Università La Sapienza di Roma. Nella sua ricerca ha osservato gli effetti del cambiamento dello spazio pubblico avvenuto nel borgo di Sant’Erasmo che ne hanno recentemente cambiato il volto. “Ho preso in considerazione la fase di riprogettazione degli spazi delle banchine di Sant’Erasmo – dice Federico Prestileo -. In questo momento, si assiste a forme di abbellimento del luogo finalizzate ad una fruizione consumistica di turisti e cittadini; non si è riusciti, infatti, finora, ad entrare in dialogo con le persone che abitano questo borgo marino. Chiediamoci, allora, quanto ancora le istituzioni e le altre realtà del borgo risultano scollate da chi ci vive ogni giorno che ha bisogni ben precisi. Occorrerebbe creare un osservatorio sociale per capire quello che sta accadendo per favorire un confronto costruttivo che guardi anche al miglioramento delle condizioni di vita dei residenti”.
Il 30 giugno, alle ore 11, in via Nunzio Nasi all’Albergheria, sarà Francesco Montagnani a parlare della sua Idea-Azione con la partecipazione della tutor Silvia Crivello. La ricerca si incentra sul mercato dell’usato dell’Albergheria dove, da alcuni anni, è in atto un processo di formalizzazione che prevede l’affidamento della gestione dell’area all’associazione Sbaratto. “Mi sono concentrato su questo mercato dell’usato – afferma Francesco Montagnani – cercando di mettere insieme la prospettiva antropologica con quella dell’ecologia dettata dal valore del riciclo, riuso e della sana politica urbana. Ho ascoltato le persone del mercato dove ci sono dinamiche molto complesse. La proposta è quella di favorire, intanto, un ponte di interazione e confronto delle persone del mercato e delle associazioni con le istituzioni in modo da prevedere degli interventi concreti che guardino ad una piena integrazione di questa realtà”.
L’1 luglio sarà la volta di Danila Taccone che, con la tutor Simona De Stasio, incontrerà nel pomeriggio la cittadinanza a Moltivolti, dopo la passeggiata mattutina al Borgo Vecchio dove si è svolta la sua ricerca. Si tratta di una indagine sulla consapevolezza riguardo ai diritti, alle competenze e alla visione del futuro rivolta alle ragazze che vivono a Borgo Vecchio; lo scopo è quello di facilitare un processo di narrazione basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie.
Il 12 luglio Luca Aiello parlerà di ‘Trame di quartiere’ a Catania insieme al tutor Leonardo Becchetti. Nell’ambito di “Idea – Azione” conduce uno studio sul portierato di comunità, nel popolare quartiere di San Berillo, quale strumento per innescare percorsi di imprenditoriali sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale.
Il 28 luglio, invece, ci sarà Zeno Franchini, Al Fresco Giardino bistrot, con il tutor Ferdinando Fava. Il progetto intende analizzare l’impatto della narrativa prodotta a Palermo, quale luogo di approdo delle rotte dei migranti, sulla stessa città e le sue realtà sociali. “Ho ascoltato le comunità straniere con un focus su Ballarò – dice Zeno Franchini -. Per anni, come designer, ho organizzato dei laboratori artigianali con gli stranieri. Nella ricerca ho provato a capire come Ballarò possa svolgere questa funzione nella prospettiva di un coinvolgimento maggiore delle comunità straniere. Ho anche cercato di favorire dei ponti di maggiore dialogo e scambio tra le associazioni e le persone immigrate. Poi, a livello operativo, sto lavorando a un progetto che prevede degli interventi a lungo termine nello spazio pubblico dell’Albergheria “.
“Idea- Azione vuole essere un metodo di lavoro – aggiunge, infine, p. Gianni Notari, direttore dell’istituto Arrupe – il cui esito è quello di comprendere che, prima di un’azione di governo o di un’azione concreta in una realtà, è necessario conoscere prima di tutto le persone destinatarie dell’intervento. Tutto questo mette il ricercatore in ascolto reale delle domande per individuare delle strade da percorrere che possano rigenerare il territorio. Si tratta di proporre delle prospettive che abbiano delle ricadute vere per una rigenerazione concreta della città. Alla fine, negli incontri, il ricercatore presenta i risultati della ricerca facendo le sue proposte e confrontandosi con la società civile. Il messaggio che vogliamo che emerga è quello che, un buon governo deve mettersi in ascolto profondo delle persone con cui si possono elaborare prospettive di rinnovamento del territorio”.
Tutti i lavori di ricerca prodotti all’interno di “Idea-Azione” sono consultabili presso la Biblioteca “p. Angelo Carrara SJ”. Il Programma di ricerca “Idea-Azione”, ideato e coordinato da Massimo Massaro, è finanziato dal Programma Sylff della Tokyo Foundation for Policy Research che supporta lo sviluppo di una nuova generazione di ricercatori, con un elevato potenziale di leadership, interessati a una reale trasformazione della società. Dal 1992 l’Istituto Arrupe, unico in Italia, è parte della rete internazionale Sylff, composto attualmente da 69 Università e Centri di ricerca presenti in 44 Paesi in tutto il mondo.