Alla presenza delle autorità civili e militari e di un folto pubblico è stata inaugurata ieri presso l’ex Stabilimento Florio di Favignana la mostra “Scoprire la luce della libertà”, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione “Art and Prison” di Berlino, la Fondazione Severino e il Centro di studi “Romano Guardini” nell’ambito della manifestazione “I colori della libertà”. In esposizione centoventi quadri, disegni e sculture realizzati da detenuti di trenta paesi. Il taglio del nastro è stato affidato a Francesco Piacenti, detenuto dell’istituto penitenziario di Favignana, alla sua prima uscita. “Quando ho messo i piedi fuori dal carcere – ha detto commosso – ho avuto le vertigini”.
Una presenza quella di Francesco Piacenti e di tre suoi compagni, autorizzati a partecipare all’evento, dall’alto valore simbolico e non solo. “Favignana – ha detto il sindaco Francesco Forgione – è l’unica isola carcere con un penitenziario ancora attivo e che da sempre rappresenta una parte dell’identità e della storia delle Egadi. C’è con le persone private di libertà un rapporto di grande apertura, di collaborazione, di lavori di utilità sociale sviluppati con la nostra Amministrazione. Proporre questa mostra alle migliaia di visitatori che scelgono le Egadi è per noi, oltre che una scelta culturale, l’affermazione di un impegno sociale e civile”. Un principio condiviso e sostenuto dall’ex ministro della Giustizia Paola Severino, presidente della Fondazione Severino, che nel corso del suo intervento ha sottolineato l’importanza del recupero dei detenuti. “La giustizia – ha detto – non è vendetta, è risocializzazione e riconciliazione. Lo scopo di questa iniziativa è dimostrare a chi è fuori che chi è dentro ha un’anima, ha un cuore e dimostrare a chi è dentro che si può uscire dalle proprie sbarre anche con l’immaginazione, con la pittura, con l’arte. È quello che la mia Fondazione ha iniziato a fare qualche anno fa. Noi aiutiamo i detenuti a volare fuori stando dentro, espiando la loro pena, comprendendo il valore della rieducazione ma li prepariamo anche all’uscita. Tutto ciò produce un risultato utilissimo per la società: un abbattimento della recidiva che passa dal 70 al 2 per cento”. Nel corso dei saluti che hanno preceduto l’inaugurazione è intervenuta, in videocollegamento, la Principessa Sophie del Liechtenstein che supporta l’attività dell’Associazione “Art and Prison”, che ha ringraziato l’Amministrazione comunale e gli organizzatori dell’evento e ha annunciato una sua visita a Favignana per il prossimo mese di ottobre. La mostra resterà aperta per i prossimi tre anni.
“I colori della libertà” proseguirà oggi con una Giornata di studi promossa dal Centro di studi “Romano Guardini” con il patrocinio della Pontificia Università Gregoriana.