martedì, Novembre 5, 2024
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Sindacati: “all’Ars le norme sul personale non poste a votazione per mancanza di copertura finanziaria”

“Nel corso dei lavori dell’ARS per l’approvazione del collegato alla finanziaria, è 

accaduto un fatto gravissimo” dichiarano i segretari regionali e generali dello 

organizzazioni sindacali di Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad-Csa, Ugl Aut 

e Uil Fpl “ sembrerebbe che le norme sul personale non siano state poste in 

votazione per mancanza di copertura finanziaria continuano i sindacalisti. 

“Parliamo delle risorse necessarie per la riclassifificazione e le progressioni verticali 

del personale. Ogni promessa del governo ad oggi è stata disattesa.”

Nel corso di un vertice sindacale unitario, stante la grave situazione venutasi a 

creare, le organizzazioni sindacali hanno ritrovato l’unità sindacale proclamando la 

mobilitazione generale del personale regionale. Serve subito una riforma della 

pubblica amministrazione per dare risposte concrete ai cittadini e per fare ciò 

serve investire seriamente sul personale e sulle politiche del lavoro. Le 

Organizzazioni sindacali rivendicano la mancata nomina dei vertici dell’Aran Sicilia 

per addivenire, fifinalmente, alla sottoscrizione dei contratti di lavoro 2019/2021 

scaduti da tempo e già rinnovati in tutto il resto della pubblica amministrazione di 

italia. A questo governo sembrano non interessare le sorti del personale della 

pubblica amministrazione siciliana. Ad oggi è prevalso il senso di responsabilità di 

sindacati e lavoratori, ma adesso è arrivato il momento di dire basta. Per tale 

motivo sono state annunciate una serie di iniziative a partire da una assemblea 

unitaria di protesta di tutti i quadri sindacali, da tenersi entro la prima decade di 

luglio, per programmare e concordare tutte le iniziative da mettere in campo in 

sede territoriale con tutti i lavoratori. Le organizzazioni sindacali supporteranno e 

tuteleranno in ogni sede, tutti lavoratori in atto gravati da compiti superiori senza 

alcun riconoscimento e, altresì, inviteranno tutti i lavoratori ad attenersi, 

scrupolosamente, alle proprie mansioni per dimostrare al governo quanti svolgono 

mansioni superiori. Le organizzazioni sindacali non sono più disponibili ad 

accettare false promesse che ledano la dignità dei lavoratori. “Non siamo più 

disposti ad attendere e per tale motivo – concludo i sindacalisti- metteremo in atto 

ogni forma di proteste utile compreso la proclamazione dello sciopero generale di 

tutti lavoratori”

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