Ancora disagio per il trasporto marittimo siciliano e pantesco.
Il sequestro di 6 navi della Siremar, in piena stagione turistica, riapre una questione antica riguardo alla scelta di privatizzare il servizio di trasporto marittimo e creare un monopolio di fatto sulle rotte siciliane da e per le isole minori.
Un po’ come accadde in Inghilterra all’epoca della privatizzazione della Thatcher dei trasporti ferroviari, i risultati sono sotto gli occhi di tutti e si riassumono in mancanza totale di investimenti riguardo la modernizzazione delle navi da un lato e l‘alto costo dei biglietti dall’altro.
Una combinazione sfavorevole che colpisce l’utenza, residenziale e turistica.
Fa il paio a questa situazione il fatto che i territori, al contrario di quello che accade con il trasporto aereo, non sono assolutamente coinvolti nella creazione del bando pubblico per i trasporti marittimi.
A questo punto, visto le inerzie e i fallimenti della Regione, sarebbe più opportuno far intervenire il Ministero dei Trasporti.
Il bando di continuità territoriale aerea funziona benissimo, grazie all’intervento dei territori nella rappresentazione delle esigenze dei propri cittadini e alla mediazione del Ministero e bisogna replicare il suo successo anche nel trasporto marittimo, diminuendo i prezzi dei biglietti e inserendo servizi a vantaggio delle comunità isolane.
Aspettiamo, inoltre, rassicurazioni e aggiornamenti dall’Assessore Regionale in un momento delicato e di grande incertezza per la popolazione e per gli operatori turistici panteschi e di tutte le isole siciliane.