Hanno preso il via gli interventi sul canale artificiale Panebianco, nel Siracusano, interessato da notevoli criticità idrauliche che avevano causato nel febbraio scorso eventi alluvionali e danni a molti terreni. I lavori sono totalmente a cura dall’Esa, ente dell’assessorato regionale dell’Agricoltura che si è occupato anche della progettazione, e sono stati finanziati dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana. Dopo l’alluvione, il governo Schifani aveva deliberato, il 30 marzo scorso, lo stato d’emergenza per l’area della Sicilia sud-orientale e stanziato 20 milioni di euro per realizzare le opere di ripristino dei fiumi, dei canali e dei terreni.
«Con questo intervento, manteniamo gli impegni presi e passiamo alla fase operativa rispondendo in maniera tempestiva alle richieste di agricoltori e produttori» ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Luca Sammartino, durante un sopralluogo nella zona. «Il fatto che più mi preme sottolineare – ha aggiunto – è che gli interventi di ripristino vengono realizzati grazie a un accordo quadro sottoscritto da Esa, Consorzi di bonifica e Autorità di bacino. Da questo momento si proseguirà secondo il cronoprogramma concordato».
Quello sul canale Panebianco è il primo di una serie di interventi che vedranno l’Esa in azione, come soggetto attuatore, in collaborazione con i Consorzi di bonifica e sotto l’alta sorveglianza idraulica dell’Autorità di bacino. Le opere riguarderanno altri corsi d’acqua coinvolti dall’emergenza, ovvero Gornalunga, Anapo, Dirillo e il torrente Ficuzza.