La direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” ha adottato, per la prima volta, il Bilancio Sociale. Si tratta di una scelta che, pur non discendendo da un obbligo giuridico, è stata fortemente voluta dal direttore generale, Gaetano Sirna, allo scopo di rendere le scelte effettuate maggiormente trasparenti e di condividerle con l’utenza oltre che con gli stakeholder istituzionali.
Il bilancio sociale è uno strumento, rispetto al bilancio tradizionale (che riporta dati economico-finanziari di natura tecnica difficilmente comprensibili), con cui l’Azienda rendiconta, in forma sintetica e comprensibile, informazioni semplici sulle scelte operate, sulle attività svolte e sui servizi resi in relazione alle risorse assegnate, dando così ai suoi interlocutori la possibilità di comprendere e valutare ciò che è stato posto in essere dall’Amministrazione e la sua affidabilità nel rispettare gli impegni presi.
Nel documento, in particolare, vengono illustrate le attività di assistenza sanitaria realizzate nel biennio 2021-2022 – quelle in regime di ricovero ospedaliero e le prestazioni di assistenza ambulatoriale specialistica e strumentale- le iniziative prese in risposta all’emergenza COVID-19 e quelle adottate in altri settori.
La rendicontazione sociale cura, inoltre, la parte relativa alle attività di ricerca e didattica, le politiche per la qualità e sicurezza dei pazienti, i programmi di sperimentazione clinica di farmaci e dispositivi, i progetti per la tutela materno-infantile e di prevenzione ed educazione alla salute.
Una sezione a parte è dedicata ai professionisti dell’Azienda, con in risalto le misure per la tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro, la valorizzazione delle professionalità esistenti, i programmi di formazione in qualità di provider ECM, la promozione della parità di genere e del benessere organizzativo, anche attraverso la somministrazione di questionari di gradimento ai dipendenti.
La stesura del Bilancio sociale è stata arricchita da grafici e tabelle ed è stato utilizzato un linguaggio semplice e discorsivo, proprio al fine di facilitarne la lettura e di rendere i dati contenuti penetrabili e comprensibili.
Entrando nello specifico, il documento evidenzia numeri importanti per l’azienda e per il pubblico nella fase di ripresa dopo l’emergenza pandemica. Prima di tutto vengono focalizzati i dati economici. Tanto per fare un esempio indicativo, le cifre relative al valore della produzione registrano nel 2021, rispetto all’anno precedente, un aumento di quasi 31 milioni e mezzo di euro anche per effetto della notevole crescita dell’attività assistenziale da Covid19; a sua volta, la voce “Costi della produzione” ha rilevato un incremento di oltre 33 milioni di euro, in virtù del maggiore acquisto di farmaci e dispositivi medici in particolare. Cresciuto anche il costo del personale, per via delle nuove assunzioni operate per far fronte all’emergenza pandemica e alle esigenze del nuovo pronto soccorso del San Marco.
I bilanci, sia del 2020 che del 2021, hanno comunque chiuso con un utile di esercizio di 79 mila euro l’uno, di 98 mila euro l’altro.
Per quanto riguarda i dati enunciati sull’assistenza sanitaria, quelli sui ricoveri sono particolarmente significativi: nel 2022 ne sono stati registrati ben 1.515 in più rispetto al 2021. In totale, nel 2022 i ricoveri sono stati 39.647, di cui 28.497 quelli ordinari e 11.150 in Day Hospital. Tradotto in percentuali, gli incrementi osservati nel 2022 rispetto al 2021 sono stati del 4% per i ricoveri ordinari e day hospital e del 23% per i day service ambulatoriali ospedalieri. Ancora più marcato il distacco rispetto al 2020 con un +18% per i ricoveri ordinari, +38% per i ricoveri in day service e + 58% per i day service ambulatoriali.
Da sottolineare il fatto che una parte consistente dei numeri degli ultimi tre anni è da attribuirsi ai ricoveri collegati alla pandemia da Sars-CoV-2 con il presidio San Marco che ha costituito, per scelta regionale e aziendale, un punto di riferimento per la provincia di Catania e parte della Sicilia orientale nella lotta alla pandemia.
In crescita anche i numeri delle prestazioni specialistiche ambulatoriali nei due presidi: nel 2021 sono state erogate 638.873 prestazioni mentre nel 2022 tale numero è salito a 712.853 con una media mensile di oltre 58 mila.
Tra gli altri contenuti del Bilancio Sociale, ci sono da considerare quelli sull’attività collegata alla donazione degli organi e all’attività trapiantologica con, in particolare, i 16 accertamenti di morte cerebrale del 2021 e i 7 del 2022. I trapianti di rene, eseguiti sotto il coordinamento del Centro Regionale Trapianti, 28 nel 2021 e 13 nel 2022. Quindi, i 36 trapianti di midollo osseo nel 2021 e i 35 nel 2022 da parte dell’Oncoematologia pediatrica e dell’Ematologia.
Degne di nota, infine, le cifre sull’attività di Emergenza Urgenza che rappresenta una delle più importanti tipologie di assistenza dell’Azienda attraverso le due strutture di Pronto Soccorso Generale del Presidio Rodolico e del San Marco, cui sono da aggiungersi i due Pronto Soccorso Ostetrico Ginecologico, annessi ai due punti nascita aziendali, ed un Pronto Soccorso Pediatrico al San Marco.
Nel Pronto Soccorso del San Marco, operativo dal dicembre 2021, nel 2022 gli accessi sono stati 30.568. Un numero elevato che ha avuto un positivo effetto sull’analoga struttura del presidio Rodolico. In quest’ultima, nel 2022, si è avuto un significativo alleggerimento della pressione dell’utenza tanto da far registrare 1.600 accessi in meno rispetto al 2021. Infine, nel documento di rendicontazione sociale un accento è stato posto sui tempi di permanenza in Pronto Soccorso, scesi a meno di 6 ore in circa 80% degli accessi.
“Ci aspettiamo una valutazione obiettiva da parte degli utenti e di ricevere suggerimenti sulle eventuali criticità riscontrate –spiega il direttore Sirna- noi proseguiremo la nostra attività per rendere trasparente la gestione dell’azienda, mettendo in risalto anche le nostre debolezze e chiarendo quali sono le azioni che mettiamo in campo per eliminarle, coscienti, come siamo, che solo questo tipo di confronto con gli stakeholder può rendere il nostro sistema credibile”.