Prendiamo atto che l’Amministrazione Anastasiha finalmente raggiunto quello che è stato fino ad ora il suo unico e solo obiettivo: dichiarare il dissesto del Comune di Petrosino. Il dissesto è divenuto inevitabile – a prescindere dalle gravi inadempienze e dal giudizio di merito sui numeri, giusti o sbagliati – nel momento in cui l’Amministrazione attuale non ha provveduto a presentare il Piano di riequilibrio entro i 90 giorni previsti dalle legge; non hanno nemmeno provato a redigere tale piano sottacendone la gravissima omissione.
Avevamo già rilevato nei comunicati precedenti che la dichiarazione di dissesto arriva nonostante la acclarata non fondatezza dei calcoli/importi dichiarati e la mancanza della documentazione giustificativa obbligatoria per legge. Ma c’è di più, Anastasi nelle dichiarazioni rilasciate nelle ultime ore, omette di dire che i revisori dei conti hanno evidenziato un ulteriore errore nel calcolo della massa debitoria. Gli stessi hanno ricordato che il disavanzo è stato determinato eliminando improvvisamente 5 milioni di crediti per tasse e tributi, di fatto una sorta di maxi-condono fiscale che renderà felici i grandi evasori. Davanti alle molteplici ed inevase richieste di documenti e chiarimenti da parte dei revisori, Anastasi non ha mai sollecitato gli uffici a rispondere, non ha mai preso provvedimenti disciplinari e non ha mai provveduto a selezionare personale qualificato nel settore finanziario. Paradossale il fatto che Petrosino sarà probabilmente il primo Comune ad andare in dissesto grazie ai calcoli affidati ad un architetto che in diverse occasioni ha ammesso di non avere le competenze necessarie.
È chiaro a tutti, a questo punto, che il dissesto ha il sapore di una vera e propria vendetta politica, consumata a danno dei cittadini. Lo dimostra, infatti, la tracotanza con cui si rilasciano dichiarazioni in cui ci si erge a giudici e si emettono sentenze, incuranti delle conseguenze legali che una tale condotta certamente avrà. Si arriva perfino a fare la conta di chi la pensa diversamente, dimostrando una forte intolleranza al normale dialogo democratico.
La verità sotto gli occhi di tutti è che si è cercato di distrarre la cittadinanza dalla propria incompetenza, dal totale immobilismo e dai guai giudiziari della maggioranza per voto di scambio politico-mafioso. Qualunque cosa si possa dire o fare, non ci si può dimenticare che l’attuale amministrazione è stata eletta per una manciata di voti grazie anche al contributo della mafia. A poco servirà il circo mediatico che hanno messo su. A proposito, ci chiediamo chi dirama i comunicati stampa per il Comune, visto che non ha un addetto stampa, ma bensì un esperto del Sindaco?
Ricordiamo inoltre che sono stati completamente fermati progetti importanti per Petrosino già finanziati e che non comportano alcuna nuova spesa; come la riqualificazione di Sibiliana per 1.9 milioni di euro, la pista ciclabile di tutto il litorale e il rifacimento di Piazza Biscione per 1.7 milioni di euro, i lavori di ristrutturazione del Centro Polivalente e il completamento del sistema di video sorveglianza. Stranamente c’è solo un progetto su cui quest’amministrazione si è attivata prontamente: il progetto di accoglienza per 9 minori stranieri che ha visto finora coinvolta la cooperativa in cui ha lavorato Anastasi: con una velocità straordinaria è stata indetta una gara di appalto per oltre 1 milione di euro (addirittura senza ribasso!) e chissà chi vincerà l’appalto?
La dichiarazione di dissesto rappresenta l’ultimo atto di questa sceneggiata che va avanti da mesi. Da ora in poi, per quanto ci riguarda, ci rivolgeremo alla magistratura contabile e ogni altro organo di giudizio per fare valere le nostre ragioni a difesa della cittadinanza. Pronti a denunciare tutte le omissioni, gli errori, le inadempienze e le responsabilità, con dati e documenti alla mano. Ci affidiamo alla magistratura ordinaria, invece, per quanto riguarda le vicende giudiziarie di mafia, convinti che presto ci saranno nuovi sviluppi. Solo dei giudici terzi potranno riaffermare la verità, non certo chi vuole consumare vendette o distrarre da altri fatti gravi.
L’Amministrazione Anastasi ora non ha più scuse; da oggi la litania della situazione finanziaria ha smesso di essere un pretesto per ogni inadempienza. Non si pensi di rimanere in carica con un’inchiesta per mafia in corso e continuando a non fare NULLA.