L’appuntamento, aperto a tutti, è previsto mercoledì 12 aprile, alle ore 18:00, in piazzetta Bagnasco. Moderatrice dell’evento sarà la giornalista Elvira Terranova.
Continua la nuova stagione di eventi culturali e artistici dell’Associazione Piazzetta Bagnasco con un ospite d’eccezione: il professore Vittorio Emanuele Parsi. Il salotto di piazzetta Bagnasco accoglierà l’autore, molto noto al pubblico televisivo delle trasmissioni di approfondimento, che dialogherà con il pubblico sulla guerra che sta imperversando nel Vecchio Continente. La sua nuova uscita editoriale, “Il posto della guerra e il costo della libertà”, sarà lo spunto per aprire un dibattito e una riflessione sullo scontro che sta assillando il mondo da oltre un anno. Come scrive Parsi: “Il punto non è fermare la guerra, il punto è salvare la democrazia”.
L’autore spiega: “Io penso che ‘il posto della guerra’ significhi due cose: non solo che l’Europa è tornata a essere il posto della guerra per colpa di Putin, ma che dobbiamo riconcettualizzare quale posto occupa la guerra nella cultura politica della democrazia occidentale dopo tre generazioni. Bisogna riconcettualizzare il problema che, di fronte all’aggressione, a volte occorre replicare con la forza. È inevitabile. Come scrivo nel libro – sottolinea Parsi – bisogna riflettere sul fatto che le cose per le quali vale la pena vivere sono anche le cose per le quali vale la pena morire, se qualcuno te le strappa di mano”.
Il presidente dell’Associazione Piazzetta Bagnasco, Donato Didonna, commenta così l’evento in programma: “Si tratta di un tema particolarmente importante visto il confronto in atto tra sistemi autoritari che si ritengono più adatti a gestire le complessità delle società e le democrazie liberali, dove però non manca chi si sente in diritto di sputare nel piatto delle libertà di cui gode ogni giorno”.
L’opera
“Il posto della guerra e il costo della libertà”
Bompiani, 2022 – 224 pagine, saggistica italiana
Dopo quasi ottant’anni la guerra è ricomparsa sul Vecchio Continente. L’aggressione scellerata che Vladimir Putin ha scatenato contro l’Ucraina il 24 febbraio 2022 ha rotto decenni di pace e ha fatto sì che l’Europa tornasse a essere ciò che per secoli era sempre stata fino alla conclusione del secondo conflitto mondiale: ‘il posto della guerra’. Come è potuto accadere uno scempio simile proprio nella ‘civile Europa’? Nel luogo che ha rappresentato un pilastro di quell’ordine liberale che ha trasformato il sistema internazionale stringendo attorno a sé una famiglia di democrazie affratellate e tessendo una fitta trama di istituzioni e trattati garanti della cooperazione e della pace? Se la pace, dunque, è stata infranta proprio dove le condizioni per mantenerla erano le migliori possibili, che speranza resta per evitare che la forza ricominci a essere la sola ‘regola del mondo’? La risposta a questa domanda passa per la consapevolezza che la possibilità di escludere la guerra come prospettiva deriva proprio dalla credibilità e dalla sopravvivenza di quell’ordine liberale che la guerra di Putin ha messo sotto attacco: l’invasione russa dell’Ucraina non è, infatti, solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel Paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda. Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. Perché se c’è una cosa che la fiera resistenza del popolo ucraino ci ha insegnato è che non bisogna arrendersi mai, che la difesa della propria libertà ha un costo, ma è il presupposto per perseguire ogni sogno, ogni speranza, ogni scopo, che le cose per cui vale la pena vivere sono le stesse per cui vale la pena di morire.
L’autore
Vittorio Emanuele Parsi
Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di “Relazioni internazionali” nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche “Studi strategici” ed è direttore di ASERI (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali). Ha insegnato economia presso l’Università della Svizzera Italiana. È socio della Società Italiana di Scienza Politica (SISP), membro fondatore della Società per lo Studio della Democrazia (SSD), membro dell’Advisory Board di lse ideas (Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics) ed è stato presidente dello SGRI (Standing Group di Relazioni Internazionali, 2013-2020). Editorialista del Messaggero, è ospite e animatore del dibattito in molte trasmissioni televisive e radiofoniche. È capitano di fregata della Marina Militare (ris.) dove ha servito fino a ottobre 2021. È autore di Titanic: naufragio o cambio di rotta per l’ordine liberale (Il Mulino, 2022).
L’Associazione Piazzetta Bagnasco
L’Associazione Piazzetta Bagnasco, costituita nel 2019, è un’associazione di promozione sociale e culturale, apartitica e senza fini di lucro, ispirata alla crescita del capitale civico, presupposto anche di quello economico, attraverso l’esercizio dell’attività imprenditoriale socialmente responsabile. È composta da commercianti, pubblici esercizi, artigiani e attività di servizi con sede nell’omonima piazzetta o nelle vie che ad essa conducono. L’associazione, infatti, riporta il nome di un vero e proprio luogo fisico nel centro di Palermo.
Tra le tante varie attività dell’associazione c’è la promozione di iniziative culturali e artistiche di qualità. Ogni anno, infatti, viene presentato un ricco calendario di eventi primaverili – estivi (da due a tre ogni settimana, Ferragosto compreso). Così Piazzetta Bagnasco diventa centro nevralgico, cuore pulsante e snodo di manifestazioni che richiamano palermitani e non solo a partecipare a eventi intellettuali, culinari, musicali, politici, letterali e artistici. L’associazione si fonde quindi nel suo luogo simbolo, trasformando la piazzetta nel salotto della città, ripopolandolo anche d’estate.
La programmazione di eventi
La scorsa stagione ha riscosso apprezzamenti provenienti da un pubblico ogni volta variegato e ben assortito. Il programma è stato connotato, ad esempio, da presentazioni di libri alla presenza dell’autore. In collaborazione con la business community Palermo Mediterranea e l’Università di Palermo, sono stati organizzati appuntamenti con imprenditori che hanno raccontato la storia della propria attività e regalato un’idea di impresa a giovani desiderosi di cimentarsi in una start-up. Non sono mancati: eventi musicali con artisti locali, incontri all’interno di Piano City coordinati da Gery Palazzotto, e incontri all’interno di iDesign, a cura di Daniela Brignone.
Il successo dell’edizione di eventi 2022 segna la strada per la riedizione di nuove iniziative che caratterizzeranno la stagione 2023.
Il programma si svilupperà su queste aree:
1. Presentazione di libri come ormai da consolidata tradizione, con personaggi anche di rilievo nazionale, come l’incontro con il prof. Vittorio Emanuele Parsi;
2. Incontri su temi di Storia contemporanea, nell’80° anniversario dello sbarco degli Alleati in Sicilia, a cura di Lino Buscemi e Pasquale Hamel;
3. Incontri su temi di divulgazione scientifica, come l’intelligenza artificiale generativa e il fenomeno “Chat GPT”;
4. Eventi musicali e artistici.
Gli eventi avranno luogo, da aprile a ottobre, nel secondo pomeriggio (indicativamente nell’orario 18:00 – 20:00) dei seguenti giorni: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì.