mercoledì, Novembre 27, 2024
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Intelligenze artificiali, Baccarin (Mipu) al Sicily Business Focus: “Leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile”

“Oggi sempre più aziende stanno inserendo le intelligenze artificiali nel contesto produttivo e i miglioramenti sono tangibili, misurabili tra il 5 e il 30 per cento di aumento del margine operativo. Ma non basta: con l’IA si immette nuova tecnologia nella fabbrica facendo aumentare la produttività e – contrariamente a quanto si potrebbe pensare – l’ingaggio e la partecipazione di tutta la popolazione. In quest’ottica, l’intelligenza artificiale si rivela una leva importante per lo sviluppo sostenibile: anticipare le problematiche di un determinato macchinario, prevedere il consumo energetico del futuro, gestirne i flussi in maniera efficiente, significa anche abbattere i costi e gli sprechi, limitando l’impatto ambientale del nostro produrre. E significa anche aumentare la flessibilità energetica e dunque le opportunità di progresso”. Lo ha affermato Giulia Baccarin, Ceo e Co-founder di Mipu Predictive Hub Società Benefit, intervenendo a Sicily Business Forum di Catania, il più grande evento di business del Sud Italia organizzato da Plurimpresa.

“Per Mipu sostenibilità vuol dire valorizzazione dell’esistente”, evidenzia Baccarin. “La visione della nostra azienda, che è anche una Società Benefit, è quella di valorizzare i dati che ogni giorno raccogliamo nelle aziende, utilizzandoli per costruire intelligenze artificiali che aiutino per esempio a diagnosticare perché avvengono alcuni fenomeni come il degrado infrastrutturale o a predire i rischi industriali.”.

Intervenendo all’interno del panel “Pnrr tra potenzialità e criticità”, la Ceo di Mipu ha individuato nella “passione, perseveranza e creatività, le tre caratteristiche utili per fare buona intelligenza artificiale, non un fine ma un mezzo per migliorare l’esistente”. Riflettori accesi anche sull’occupazione femminile: “In Italia il 42 per cento delle donne non lavora. Mipu, che vanta nel suo organico circa il 50 per cento di dipendenti donne, ha puntato sulla formazione creando una scuola che insegna in maniera semplice, anche a chi da tempo è fuori dal mondo del lavoro, a utilizzare la scienza dei dati e la digitalizzazione come strumento di lavoro. Credo che le donne con la loro resilienza, visione e competenza siano ideali per questo tipo di disciplina e possano trarne grande soddisfazione”.

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