Rito ordinario per alcuni degli indagati coinvolti nell’operazione antimafia “Visir” che lo scorso 10 maggio smantellò la famiglia mafiosa di Marsala (leggi qui) e portò dietro le sbarre 14 persone. L’operazione antimafia venne condotta dai carabinieri e dalla DDA. Oggi vanno a processo Michele Giacalone, imprenditore edile, 47 anni, Alessandro D’Aguanno, di 26, di Strasatti , i mazaresi Andrea Antonino Alagna, di 38 anni, e Fabrizio Vinci, di 47 anni. Con rito abbreviato saranno processati il nuovo presunto “reggente” della cosca marsalese, Vito Vincenzo Rallo, 57 anni, allevatore di ovini, pluripregiudicato e gravato da tre condanne definitive per mafia oltre ad aver scontato già 15 anni di carcere, con lui anche Nicolò Sfraga, 51 anni, Calogero D’Antoni, 35 anni, Vincenzo D’Aguanno, di 57, padre di Alessandro, Giuseppe Giovanni Gentile, di 43, Massimo Salvatore Giglio, di 41, Simone Licari, di 58, Ignazio Lombardo, detto “il capitano”, di 46, nipote dell’anziano “uomo d’onore” Antonino Bonafede, Michele Lombardo, di 55, imprenditore, e Aleandro Rallo, di 24, nipote del boss Vito Vincenzo.
L’Operazione Visir fa parte di una complessa indagine che ha come scopo l’individuazione dei fiancheggiatori del latitante Matteo M essina Denaro e di fare terra bruciata intorno a lui. nell’ambito dell’indagine venne scoperta la tentata estorsione da parte di Michele Giacalone nei confronti di un imprenditore di Partinico, Billeci, che si era aggiudicato l’appalto nel 2011 di di piazza Marconi a Marsala. Billeci era presidente dell’associazione antiracket Libera e non accettò.