domenica, Novembre 24, 2024
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Petrosino, furto e ricettazione: arrestato 35enne pregiudicato

I Carabinieri della Stazione di Petrosino, diretti dalla Procura della Repubblica di Marsala, hanno arrestato, in esecuzione a un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico emessa dal GIP del Tribunale di Marsala, A. G., pregiudicato classe ’87. All’uomo, su cui già pendono due condanne definitive per reati contro il patrimonio, sono stati contestati diversi capi d’imputazione, tra cui furti in abitazione, ricettazione di merce rubata e indebito utilizzo di carte di credito. Le indagini di Carabinieri e Procura, svolte attraverso analisi delle telecamere di videosorveglianza, escussione delle vittime e servizi di pedinamento in orari notturni hanno consentito di ricostruire numerosi reati commessi dall’indagato, in pochissimi mesi, spesso in concorso con soggetti rimasti, al momento, ignoti. La scorsa estate, una coppia di pensionati aveva denunciato un furto presso la propria abitazione di Petrosino e la sottrazione di tutto il denaro, contenuto in una carta di credito, proveniente dalla loro unica pensione. Le indagini hanno permesso di individuare gravi indizi di colpevolezza a carico dell’arrestato che avrebbe speso i quasi 2.000 euro contenuti nella carta di credito degli anziani per fare acquisti di varia natura. Durante l’autunno, un furto di gasolio all’interno di un’azienda agricola, il furto di un’auto ad un altro pensionato e la ricettazione di un’autovettura rubata sono stati ricondotti all’indagato, il quale, peraltro, avrebbe commesso i delitti guidando, nonostante la mancanza di patente, una macchina anch’essa proveniente da reato sulla quale custodiva grimaldelli e vari arnesi atti allo scasso. Inoltre, l’11 dicembre scorso, l’indagato avrebbe tentato di sottrarre armi da un’armeria del paese, non riuscendovi solo perché il titolare si era accorto della presenza di ladri. La gravità degli indizi collezionati da Carabinieri e Procura a carico dell’indagato ha consento al GIP di ordinarne l’arresto ai domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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