PER IL COMUNE SARANNO PRESENTI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, ERIK VALLINI E IL CAPOGRUPPO DI MAGGIORANZA STEFANO SCALTRITI
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO, I DUE CORTEI DI CAMPOBELLO E CASTELVETRANO SI CONGIUNGERANNO PER DIRE UN NO NETTO ALLA MAFIA.
Il sindaco Giuseppe Castiglione e il sindaco Enzo Alfano, a nome delle amministrazioni di Campobello e di Castelvetrano e congiuntamente ai rispettivi presidenti del Consiglio Comunale, hanno indetto una manifestazione cittadina che si chiamerà “La Sicilia è nostra e non è di Cosa Nostra”, promossa per domani, 25 gennaio, con inizio alle ore 18.00 con ritrovo presso il vicolo San Vito, dinanzi il covo di Matteo Messina Denaro.I cittadini di Campobello si riuniranno dinanzi la chiesa “Madonna di Fatima” e sfileranno in corteo sino a congiungersi con i cittadini di Castelvetrano, che arriveranno dalla parte opposta del paese (al confine di Castelvetrano), per gridare insieme un forte NO alla mafia.Per il Comune di Pantelleria parteciperanno il Presidente del Consiglio Comunale, Erik Vallini, e il Capogruppo di Maggioranza, Stefano Scaltriti.«Uniti possiamo essere ancora più forti contro la mafia – afferma il Sindaco Castiglione – In questa manifestazione, che è stata voluta anche dai tantissimi cittadini onesti e laboriosi che rappresentano il vero volto di Campobello e di Castelvetrano, abbiamo voluto coinvolgere anche gli altri sindaci della provincia, perché vogliamo mandare un messaggio forte e univoco di contrasto alla criminalità, ribadendo il nostro sentito ringraziamento alle Forze dell’Ordine che, con la cattura di Messina Denaro, hanno finalmente liberato il nostro territorio da questo terribile e opprimente male».«Abbiamo raccolto subito l’invito dei Primi Cittadini di Campobello e Castelvetrano – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale di Pantelleria, Erik Vallini – perché una presa di posizione ed un’affermazione netta del desiderio di legalità e giustizia deve arrivare da tutta la Sicilia, anche dalle parti più remote come la nostra isola di Pantelleria. In questi anni di mandato abbiamo sempre rivolto una particolare attenzione alla lotta alla mafia, al lavoro con le giovani generazioni per non dimenticare e ad un messaggio chiaro che con la mafia né si tratta né si convive. Mutuando la celebre frase di Paolo Borsellino: ‘La lotta alla mafia dev’essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.’»