Il Sanremo Cristian Music Festival 2023 contro il femminicidio in adesione ai contenuti del Vangelo
La Senatrice di Palermo Cinzia Leone, Vicepresidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio al Senato della Repubblica della XVIII Legislatura, sarà ospite della seconda edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2023 – www.sanremofestivaldellacanzonecristiana.it – che si terrà il 9,10,21 febbraio 2023 nell’Antico Ospedale della Carità di Sanremo. A darne la notizia è stato il Direttore artistico Fabrizio Venturi. Oltre al suo impegno parlamentare per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, la Senatrice Cinzia Leone è ideatrice e promotrice di molti dibattiti ed eventi nazionali per aiutare le donne vittime di violenza, tra cui il tour “Le voci della differenza” e il tour “Da donna”. Le sue battaglie politiche sono rivolte anche a migliorare le condizioni delle carceri in Italia.Sarà presente al Festival per presentare i due cortometraggi dal titolo “Oltre il muro” e “Tempo di Amare” di Fabio Oddo. “I due cortometraggi sono la testimonianza di quello che le donne della società contemporanea subiscono anche in rete, in quanto vittime di ‘revenge porn’, oltre a subire violenza fisica e psicologica, nonché controllo sociale e culturale a partire dalla famiglia di provenienza” ha dichiarato la Senatrice. “L’attuale edizione sarà all’insegna dell’Amore, unico sentimento che può salvare l’essere umano dall’oblio in cui è caduto. Infatti, daremo ampio spazio ai temi che abbiamo configurato con gli slogan ‘basta con la violenza nei confronti delle donne e la violenza in ogni sua forma’, ‘basta con le guerre sanguinarie che distruggono il diritto sacrosanto dei bambini di godere un futuro di pace e di serenità’ , ‘basta con tutto ciò che rinnega gli insegnamenti del Vangelo’ , che sono temi che noi approfondiremo” ha affermato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto: “E’ nostro intento, infatti, trattare il tema del femminicidio, dandone una lettura che sia autenticamente finalizzata a spronare l’impegno civile a favore delle donne, giacché ancora troppo flebile e, a volte, addirittura, assente.E’ a tutti noto che il crisitanesimo, sin dai suoi albori, ha riconosciuto alla donna il suo grandioso ed ineffabile valore umano e la pari dignità sociale rispetto all’uomo, che, fino ad allora, erano ad essa non riconosciuti, anzi negati”.