“Dopo il raid aereo degli Usa contro l’esercito siriano dei giorni scorsi che ha causato decine di vittime, le cronache delle ultime ore hanno visto un altro attacco nella regione di Aleppo a un convoglio umanitario dell’Onu. E come al solito è partito lo storytelling filo americano per cui la colpa di queste morti sarebbe di Damasco e Mosca. Ma gli Usa dell’amministrazione Obama/Clinton sul caos in Siria hanno responsabilità alla pari se non superiori a tutti gli altri attori in campo”. E’ quanto dichiara il deputato Alessandro Pagano. “Sappiamo bene che la situazione in Medio Oriente, e in Siria in particolare, è talmente caotica ed esplosiva che sapere davvero come sono andate le cose è pressoché impossibile. Ma in merito agli ultimi episodi c’è un dato di fatto inconfutabile: il primo attacco ai soldati siriani è stato ad opera degli aerei americani, come da loro stessi ammesso. Anzi – prosegue Pagano – il patriarca di Siria e Antiochia, Ignazio Yousef III’, che ho sentito personalmente, mi confermava che anche il palazzo vescovile è stato bombardato dagli aerei Usa. Questi attacchi sono stati fatti per errore come sostengono gli americani? A sentire il vicario di Aleppo, riportato dalle agenzie di stampa, sembrerebbe proprio di no, piuttosto emerge che l’attacco Usa “sembrava una copertura aerea per i jihadisti”. Difatti i miliziani di Daesh “hanno contrattaccato” sfruttando i bombardamenti Usa “come se ci fosse un accordo, un’intesa” fra Washington e jihadisti. Secondo alcuni analisti ed esperti, infatti, l’obiettivo degli Usa resta quello di mantenere la presenza jihadista in Siria, anche per fermare l’avanzata dell’asse Damasco, Russia, Iran e le conquiste militari dell’esercito regolare siriano delle ultime settimane”.
Comunicato Alessandro Pagano