TOUR E DEGUSTAZIONI
Domenica 11 dicembre 2022 ore 15
In collaborazione con Cantine Florio e “I Giardini del Massimo”, un itinerario nei luoghi della storia economica dei Florio, fino ai giardini del Teatro Massimo, dove si gusterà il prodotto che dalle cantine Florio rese il marsala porta bandiera della Sicilia nel mondo
Percorso: Foro Italico (statua Vincenzo Florio), Fonderia Oretea,Via materassai, Chiesa di Sant’Andrea degli amalfitani (esterno), Chiesa di San Domenico (esterno), Teatro Massimo (esterno). Ultima tappa: degustazione all’interno de I giardini del Teatro Massimo (ristorante)
Degustazione: 3 varietà di Marsala Florio con tre piccoli abbinamenti gastronomici (biscotto alle mandorle, cassatella di Castellammare, buccellato di Natale). In omaggio una sacca porta bicchiere Florio
Durata circa 3 ore – costo € 30 (bimbi 5/10 anni €15). Comprende: tour, guida turistica, auricolari e degustazione).
Info e prenotazioni: 320.7672134 – 347.8948459 eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/tour-alba-dei-florio
La città delle tante definizioni, la città della multiculturalità e di secoli di storia e arte, ha avuto un ruolo artistico e sociale fondamentale non solo nei decenni passati, ma anche in epoca moderna. Una Palermo internazionale, in cui le più importanti corti d’Europa giungevano ad ammirarne la ricchezza e il fasto.
La Palermo dei Florio è caratterizzata dalle rivoluzioni economiche, dalle imprese superbe, ma anche dalla presenza artistica del maestro Ernesto Basile, dall’Esposizione universale, da preziosissimi arredi che caratterizzavano i villini della cosiddetta arte liberty.
Un tour nel cuore della città di Palermo, nei luoghi della storia economica della celebre famiglia, fino ai giardini del Teatro Massimo, dove si gusterà il prodotto che ha fatto la storia dell’enologia siciliana e narrare, così, un altro tassello della vita di questa indimenticabile famiglia, che nel 1833 acquistò il baglio di Marsala, le attuali cantine Florio che resero questo vino liquoroso porta bandiera della Sicilia nel mondo.
Il nostro racconto inizia dalla statua che raffigura Vincenzo Florio, eretta nel 1875, intraprendente personaggio che svilupperà notevolmente il settore enologico in Sicilia, che acquisterà anche la Fonderia Oretea, luogo nevralgico, che fornirà un ulteriore sviluppo alle attività armatoriali avviate dalla celebre famiglia, realizzando caldaie e attrezzature utili per la navigazione a vapore.
La famiglia Florio, originari di Bagnara Calabra, in particolare Vincenzo e il fratello Ignazio, iniziarono le loro attività tra i meandri del centro storico di Palermo, infatti, dall’ex drogheria in Via Materassai ebbe inizio la loro fortuna imprenditoriale, che operò a Palermo sino al febbraio del 1803, pochi anni dopo, Paolo Florio abitò ancora nella struttura soprastante la bottega del piano di san Giacomo.
Poco distante dalla casa bottega, vi si trova la chiesa di Sant’Andrea, nel quartiere in cui era presente la nazione amalfitana.
Esistente dalla seconda metà del 1200, ancora oggi gestita dalla confraternità degli Aromatari, probabilmente essa fu uno dei luoghi di culto frequentati dalla famiglia.
Un altro edificio religioso, ricco di elementi artistici e nel cuore del mandamento Loggia, la suggestiva Chiesa di San Domenico, in una delle piazze più significative di Palermo, diventa un’ulteriore tassello di una complessa strategia economica e sociale, in cui, nel pantheon dei siciliani illustri viene ricordato anche Vincenzo Florio.
In questi anni, Palermo inizierà una trasformazione sorprendente, antichi palazzi vengono demoliti, vengono realizzati nuovi spazi urbani, e nel 1897 si accendono per la prima volta le luci del tempio della lirica, il Teatro Massimo, rappresentando il Falstaff di Giuseppe Verdi.
Sicuramente, le sue maestose scalinate saranno state percorse da personaggi carismatici, da donne con preziosi gioielli, da potenti borghesi, luogo che ancora oggi è vanto per la città intera.
Il teatro, sorto tra l’antica e la nuova città, meraviglia di possenza architettonica, fu fortemente voluto da Ignazio Florio, al fine di fornire alla città un luogo raffinato, simbolo della nuova Palermo: la città delle esposizioni universali, la città del rinnovamento e della bellezza.
La storia della famiglia Florio è legata a più fattori: la realizzazione di attività imprenditoriali innovative, le corse automobilistiche, le dimore con fantasie eleganti e bizzarre, una storia, dunque, che parla di una terra dalle notevoli opportunità economiche, ma anche sociali, divenendo il punto di riferimento delle élite europee.
In collaborazione con Cantine Florio e “I Giardini del Massimo”