“In una Sicilia sull’orlo del precipizio, noto senza troppo stupore che il centrodestra preferisce scannarsi in pubblico piuttosto che discutere dei problemi sociali ed economici che attanagliano la Regione”. Lo dichiara il capogruppo del Movimento 5 Stelle Graziano Bonaccorsi, commentando la “Festa del tricolore”, la kermesse di Fratelli d’Italia appena conclusa, che è diventata la resa dei conti del centrodestra. “Le divisioni e le forti tensioni interne si sono palesate con lo scontro tra l’assessore Marco Falcone e l’ex presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. Si doveva forse festeggiare la sospensione del giudizio di parifica del rendiconto della Regione 2020? Il documento è pieno di irregolarità sia nel conto economico che patrimoniale. Eppure l’assessore Falcone dice che risolverà tutto con una norma interpretativa per salvare la baracca. Ormai siamo al fai-da-te legislativo. O forse dovremmo festeggiare la magnifica gestione dell’amministrazione Pogliese? Non dimentichiamo i grandi risultati ottenuti: lo stato della città, sempre più dissestata, è sotto gli occhi di tutti”, prosegue il consigliere pentastellato. “Il centrodestra festeggia, ma non c’è niente da festeggiare. Tra sei mesi andremo a votare e l’amministrazione già ora barcolla. Il quadro generale non fa presagire nulla di buono – commenta Bonaccorsi -. I margini per salvare il Comune e ripartire ci sono ancora, a patto di trovare le giuste competenze e portare a Palazzo degli Elefanti quella trasparenza e onestà che finora nessuno è riuscito a portare. Il Movimento 5 Stelle ha dato il massimo per salvare la città di Catania: con i nostri deputati abbiamo ottenuto l’approvazione dell’emendamento Salva Catania, sbloccato le spettanze degli arretrati dei dipendenti comunali, salvato dalla svendita il Boschetto della Playa, recuperato migliaia di euro di affitti passivi arretrati del Comune, denunciato gli abusi urbanistici della Timpa di Leucatia, le irregolarità dei progetti dell’Eurospin a Cibali e della Cittadella Giudiziaria”. “Abbiamo manifestato contro la pessima gestione dei rifiuti e contestato il folle aumento della Tari. Siamo stati vicini alle persone e agli sfollati di via Castromarino, che ancora oggi non possono rientrare a casa. Abbiamo lavorato, insomma, per arginare un sistema che ha messo la città in ginocchio e ancora miete vittime, come nel caso di Pubbliservizi. Abbiamo costruito una rete con gli attivisti, i cittadini, le associazioni e le altre forze
politiche: siamo diventati un fronte “progressista” secondo alcuni, secondo me “attivo”, che lavora costantemente sul territorio.
Abbiamo operato lontano dalle competizioni elettorali e in modo spontaneo. Mentre il centrodestra si affanna a litigare e si lecca ferite troppo profonde per rimarginarsi in fretta, la soluzione per Catania è chiaramente una coalizione a trazione M5S. Ma non bisogna perdere tempo: gli errori e le liti lasciamoli agli altri, si qualificano da sé. Noi pensiamo al futuro” conclude Bonaccorsi.