La Guardia di Finanza di Castelvetrano e Mazara del Vallo, ha scoperto, a seguito di controlli su 13 aziende agricole, 34 lavoratori “in nero”, impiegati nelle campagne di Campobello di Mazara e di Castelvetrano. Si tratta sopratutto di operai di nazionalità africana impiegati nella raccolta delle olive e sottoposti a grave sfruttamento. Sono stati denunciati due imprenditori che sfruttavano alcuni braccianti apparentemente regolarmente impiegati. Ad essi sono state comminate multe per 60 mila euro. A Campobello di Mazara, due imprenditori sono stati segnalati alla Procura di Marsala, per aver retribuito 15 giovani africani con paghe irrisorie sottoponendoli a un lavoro senza sosta per la raccolta delle olive. Per ogni cassetta riempita, venivano pagate 4 euro, quantità che solo i più veloci riuscivano a raggiungere in circa 40 minuti. Per arrivare a 12/13 cassette quotidiane, gli operai erano costretti a rinunciare alla pausa pranzo.
Un altro grave episodio di sfruttamento si è verificato a Castelvetrano, dove, un imprenditore guadagnava un euro su ogni kg di olive raccolte perché aveva reclutato circa 40 giovani stranieri da sub affittare ad altre aziende e su cui speculava.
Tre le aziende agricole coinvolte nel raggiro. A loro sono state elevate sanzioni complessive per 40.000 euro.