Gli hanno trovato in cella un telefonino cellulare e sono subito scattate le indagini su come sia stata possibile questa “distrazione” da parte degli agenti penitenziari, dato che, dopo la recente evasione di tre detenuti dallo stesso carcere, i riflettori dell’attenzione erano ben accesi. Il detenuto con lo smartphone in cella è Antonino Speziale, il giovane catanese che uccise il poliziotto Filippo Raciti durante uno scontro allo stadio Cibali di Catania il 2 febbraio del 2007. Speziale, all’epoca dei fatti minorenne, era stato condannato a 8 anni poi ridotti a sei e stava scontando la pena detentiva nel carcere di Favignana e aveva detto ieri di sentirsi male. Dopo essere stato portato in infermeria ha chiesto di aver bisogno di farina e si è avvicinato ad un’altra cella. Il poliziotto che lo accompagnava ha notato qualcosa di strano nel barattolo pieno di farina e ha controllato. Il telefonino era nascosto proprio nel barattolo.
«Stiamo facendo accertamenti per capire come possa essere successa una cosa del genere. C’è una indagine interna e tutto ciò che arriva in carcere viene controllato e passato al metal detector. Al momento posso solo dire che grazie alla polizia penitenziaria quel cellulare è stato ritrovato». Con queste parole il direttore del carcere, Renato Persico, ha commentato quanto accaduto.