Gli aveva scritto una nota dai toni allarmati per i pericoli che corrono i nostri pescatori al largo delle coste della Tunisia e della Libia, in particolare a seguito dell’affondamento del motopesca “Daniela L.” a Bengasi. La risposta di Gentiloni non si è fatta attendere.
Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, è stato invitato a Tunisi dove il Presidente del Consiglio è in visita ufficiale, dove ha incontrato il Presidente della Repubblica Beji Caid Essebsi ed Primo Ministro Youssef Chahed. Con le massime autorità tunisine il Presidente Gentiloni ha parlato anche delle questioni legate alla pesca.
Presso l’ambasciata d’Italia l’On. Gentiloni, alla presenza degli Ambasciatori italiani in Tunisia e Libia, Raimondo De Cardona e Giuseppe Perrone, ha voluto rassicurare Tumbiolo e la marineria siciliana circa l’impegno del Governo per la soluzione delle questioni aperte e sulla disponibilità delle autorità maghrebine a cooperare.
Il 5 dicembre in Sicilia cominceranno le sessioni tecniche dell’Osservatorio della Pesca del Mediterraneo. Sono attesi rappresentanti di Marocco, Algeria e Giordania. Arriveranno i Sottosegretari alla pesca della Tunisia, Libia ed Egitto accompagnati da dirigenti, diplomatici, tecnici, giuristi ed imprenditori. Le premesse per avviare progetti di cooperazione transfrontaliera multilaterale e decentrata ci sono tutte.
L’idea dei tecnici dell’Osservatorio guidato dall’Ing. Giuseppe Pernice di creare nel Mediterraneo una vasta area di dialogo e di scambi, attraverso la tutela e l’uso razionale delle risorse del mare, una “Blue Economic Zone”, si fa strada. A Gentiloni piace l’idea.