Silvana Muscarella (Omceo) “Le neoplasie aumentano, ma scende la mortalità grazie alla prevenzione”
Secondo il report “I numeri del cancro in Italia 2020” il cancro della mammella resta la neoplasia più frequente. Ogni anno sono quasi 55mila le nuove diagnosi, il 30,3 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne. Sei volte su dieci le donne ricorrono ad un intervento ricostruttivo. In Sicilia ne vengono diagnosticati ogni anno poco meno di 3.500 nuovi casi.
“Numeri importanti e un trend in crescita. Fortunatamente però si muore meno grazie alla prevenzione, ad un approccio multidisciplinare e alla ricerca che rende disponibili più cure. La mortalità si è ridotta negli ultimi 10 anni dell’8% ed è decisamente migliorata anche la qualità di vita delle donne con neoplasia mammaria. Come ordine abbiamo compito di diffondere la cultura della prevenzione e dei percorsi utilizzabili perché una diagnosi precoce può salvare la vita e aiutare ogni donna a non dimenticare la sua femminilità dopo avere ricevuto la diagnosi del tumore”. Lo ha detto il consigliere segretario dell’ordine dei medici di Palermo Silvana Muscarella, aprendo i lavori del convegno “Be a woman knowingly after breast cancer” che si è svolto stamattina a Villa Magnisi.
L’alto numero di casi fanno del tumore alla mammella la neoplasia più frequente in Italia. Purtroppo in Sicilia, come ha sottolineato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “I servizi sanitari non sono del tutto sufficienti e abbiamo la necessità di potenziarli, in particolare la ricettività ospedaliera del Policlinico e del Civico di Palermo perché negli ultimi anni gli investimenti sanità nella Sicilia occidentale non sono stati all’altezza di quelli della Sicilia orientale. Ne parlerò con il presidente Schifani e la nuova giunta che si insedierà”.
Per il sindaco “è fondamentale che le professioni sanitarie si aggiornino con continuità attraverso percorsi che possono essere garantiti dall’università o dalle associazioni, e che all’interno delle facoltà mediche e delle scuole di specializzazione i modelli di insegnamento vengano ripensati, con il passaggio da un approccio disciplinare a uno trasversale. Perché oggi – ha continuato – la medicina impone il ricorso a figure professionali complementari: bioingegneri, informatici, statistici. La radiologia in Sicilia ha fatto passi da gigante e le Breast Unit oggi garantiscono tanto competenze scientifiche quanto tecnologie adeguate, ma serve comunque che le professioni sanitarie stiano al passo”.
A confermarlo Francesco Gioia, direttore dell’Unità operativa centrale di Radiodiagnostica di Villa Sofia-Cervello: “Le nostre tecnologie – ha sottolineato – sono attrezzate a sufficienza. Grazie ai fondi Psn avremo anche a disposizione ulteriori strumenti e figure professionali”.
Obiettivi raggiunti anche per Antonello Mirabella, responsabile della Breast Unit della stessa Azienda ospedaliera: “Abbiamo tutti i requisiti per dare le giuste risposte alla crescente domanda sul territorio. Grazie all’applicazione delle nostre innovazioni abbiamo la possibilità di intervenire con decisione e di ribadire un concetto fondamentale: nessuna diagnosi ha carattere definitivo”.
“Be a woman knowingly after breast cancer” è stato realizzato dal Centro di riferimento regionale di Senologia e di Chirurgia oncoplastica della mammella Breast Unit e l’Unità operativa complessa di Radiodiagnostica dell’Azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello, in collaborazione con l’ordine dei medici di Palermo.
L’evento è stato realizzato in occasione dell’ottobre rosa, mese dedicato alla prevenzione del cancro al seno e delle celebrazioni del Bra-day Italy 2022 (Breast reconstruction awarness day), la Giornata internazionale della ricostruzione della mammella.