“Le imprese turistiche che tanto hanno patito durante la pandemia non possono subire vessazioni rispetto alla imposizione di smontaggio di strutture mobili, come i gazebo, nelle aree di riserva naturale o nelle zone balneabili. Succede che alcuni enti, tra cui i Comuni, intimino lo smontaggio di gazebo e di dehors agli operatori turistici ben prima che finisca la stagione turistica, atteso che in alcune aree le presenze si protraggono fino al mese di novembre. Tali strutture non fisse e in materiali idonei potrebbero rimanere installate tutto l’anno senza comportare, altrimenti, costi gravosi per il loro temporaneo smontaggio. É il caso della laguna di Marsala ma anche di tante aree turistico-ricettive e balneari della provincia di Trapani. Faccio appello ai Comuni e agli enti che hanno competenza sulle riserve naturali affinché non adottino provvedimenti vessatori nei confronti di chi crea economia e sviluppo nella nostra terra e mi impegno nella prossima legislatura, non appena eletta, a promuovere una norma che faccia chiarezza su questa materia ed eviti provvedimenti applicati in maniera differente nei territori”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, deputata di Prima l’Italia e candidata all’Assemblea regionale siciliana.