“Dopo che l’Assemblea Regionale Siciliana aveva approvato il mio DDL
voto per l’applicazione della pena pecuniaria e il sequestro di beni
per i reati di incendio e incendio boschivo, nonché per favorire
l’utilizzo di mezzi di sorveglianza militari per l’identificazione dei
colpevoli ed il monitoraggio dei siti e dopo che alcune norme sono
state recepite a livello nazionale, mi sarei aspettata che il Governo
regionale, si attivasse per la stipula di accordi col Governo
nazionale per la tutela delle aree minacciate anche attraverso droni
militari a pilotaggio remoto.
Ma così non è stato e il Governo regionale continua a mettere fragili
pezze piuttosto che attuare sistemi concreti di prevenzione e
sorveglianza. Con l’aumentare della temperatura e l’incalzare del
forte vento di scirocco la nostra terra brucia ancora, con la
conseguente distruzione del patrimonio naturalistico, o di ciò che
resta!
Nella sola provincia di Trapani, Monte Polizo, Bosco Scorace e
Pantelleria devastati, con centinaia ettari di vegetazione boschiva
bruciata.
Non meno grave la situazione in tutte le altre province.
Nonostante la prontezza delle squadre di soccorso, intervenute via
terra e aerea, è difficile contrastare il divampare del fuoco con
strumenti inadeguati.
E in queste ore di campagna elettorale, appare ancora più surreale la
politica italiana, che di fronte alla sempre più evidente e grave
emergenza climatica che miete vittime umane e distrugge l’ambiente,
continua a parlare di tutt’altro.
Tanta la rabbia, crediamo di aver raggiunto importanti traguardi
invece poi siamo vittime di una cultura che ha un’idea approssimativa
dell’ambiente e che partecipa alla sua devastazione in vari modi.”