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Tempo di prime al “Cortile Teatro Festival”

L’8 agosto quella nazionale di “Vivere!” di e con Anna Piscopo (di Bari) e l’11 quella regionale
di “Semper Fidelis”, spettacolo scritto e diretto dal messinese Saverio Tavano
Interpreti Margherita Smedile, Vincenzo Tripodo e Francesco
Gallelli. Ambedue gli appuntamenti saranno nell’Area Iris
(ore 21,30). Il 12 agosto nella Tenuta Rasocolmo (ore 18,30)
andrà in scena “La Pupara”, spettacolo “medievale” dei
Trovatori di Castelbuono (Palermo)
La prima assoluta nazionale di “Vivere!” e quella regionale di “Semper Fidelis”
costituiscono il piatto forte del cartellone della prossima settimana del Cortile Teatro
Festival di Messina (Area Iris, ore 21,30), completato dallo spettacolo “medievale”, “La
Pupara” (Tenuta Rasocolmo, ore 18,30)

.
“Vivere!” (lunedì 8 agosto) è una coproduzione Bam Teatro – Nutrimenti Terrestri ed è
interpretato da Anna Piscopo, che ne è anche l’autrice insieme con Lamberto Carrozzi. La
Piscopo è nata a Bari, dove ha cominciato la sua attività, e ora vive e lavora a Roma. Al
centro è il disturbo patologico dell’accumulo di oggetti in casa. Questa la presentazione
dello spettacolo: «Chiusa in casa, Calimba Di Luna è in panico: la tensione è alle stelle
mentre si prepara a ricevere Papi, un boss del Cartello conosciuto in chat che potrebbe
riscattarla per sempre da un passato di abbandoni. Questo appuntamento sarà l’inizio di
una nuova vita, un mix di emozioni troppo esplosive per una che, come lei, vive da anni
segregata in casa, accumulando oggetti. Desiderio e paura fanno a pugni, mentre il
condominio e la Asl la vogliono fuori dall’appartamento maleodorante. “Vivere!” racconta
con sarcasmo e comicità il disturbo dell’accumulo, scavando nella psicosi di una donna
che si è “sepolta viva” in una casa piena di oggetti per non sentire il gelo della sua
solitudine. Questa patologia, sempre più diffusa nel contemporaneo – basti pensare al
successo del docu- reality tv “Sepolti in casa” (Hoarding: BuriedAlive) – è il pretesto per
interrogarsi sull’isolamento che sempre più persone sentono di vivere, anche quando non
sono apparentemente sole».
Saverio Tavano, messinese che negli ultimi anni lavora molto in Calabria, è un autore di
collaudato successo. Il suo “Patres” ha raccolto una messe di premi nazionali ed è
diventato un cortometraggio, sempre diretto da Tavano, anche questo molto premiato (e
non è il solo). “Semper Fidelis”, in scena per la prima volta in Sicilia (giovedì 11 agosto), è
prodotto dalla Compagnia Teatro del Carro, ed è interpretato dai messinesi Margherita
Smedile e Vincenzo Tripodo e dal calabrese Francesco Gallelli.
Associazione Culturale Il Castello di Sancio Panza
via Marco Polo 73, 98125 Messina | C.F. 97073050839 P.I. 02777170834
Così Tavano presenta il suo testo: «In un paese qualsiasi in una città qualsiasi una famiglia
qualsiasi vive in una casa con vista mare. Un padre, una madre, un figlio, qualsiasi. Come
voyeur siamo testimoni del vissuto personale di una famiglia che affronta il momento più
importante della sua esistenza: si regolano i conti con il passato e la memoria, come in un
vaso di Pandora, libera i fantasmi che fino a quel momento erano rimasti nascosti. Come
accade nelle migliori famiglie, c’è sempre un elemento oscuro che con ipocrita omertà
rimane indiscusso. Abbiamo analizzato le dinamiche psicologiche che pongono l’uomo
nella condizione di elemento “sacrificante” nella posizione quindi auto indotta di “agnello
sacrificale” e la posizione del suo torturatore, di aguzzino. Esiste una relazione tra i due
elementi che fonda le proprie origini nell’antichità, dalla ritualità umana. Secondo vari
teorici, questo comportamento si radicalizza negli anni di attività e carriera, ove, avendo a
che fare con elementi disagiati e deviati, forzatura della legge, casi di violenza e omicidio
molto sensibili, la mente degli addetti all’ordine subisce una regressione assumendo
posizioni di carattere autoritario e repressivo giustificate come unico mezzo di
mantenimento della legge».
“La Pupara” (venerdì 12 agosto) dei Trovatori di Castelbuono è uno “spettacolo
medievale”. Scritto, diretto e interpretato da Giuseppe Vignieri (in scena anche Giuseppe
Aiosi, autore delle musiche, eseguite con la ricostruzione di strumenti d’epoca), racconta
«la storia di un sindaco e di un assessore che, spinti da un forte senso civico, sfideranno
coraggiosamente la Pupara, la quale da molto tempo, attraverso i suoi pupi, minaccia il
castello del paese di Ypsigro». “La Pupara” appartiene al progetto teatrale “I racconti di
Sepillo da Ypsigro” ideato da Vignieri, e cerca con delicatezza e leggerezza di trattare
argomenti sociali e civici di fondamentale importanza, spingendo il focus dell’attenzione
sulle responsabilità politiche e sociali che legano ogni cittadino alla comunità.
Il Cortile Teatro Festival, nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura, direttore
artistico, e Giuseppe Giamboi. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival con la
collaborazione di Umberto Parlagreco, Francesco Reitano, del ristorante ‘A Cucchiara, di
Nutrimenti Terrestri, della Multisala Iris, del Lido Horcynus Orca, della Tenuta
Rasocolmo e con il sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e di CaronteTourist. Il Festival aderisce ad Arcipelago, la rete di Festival Siciliani. Grafica di Riccardo
Bonaventura. Info e prenotazioni: 3487967879.
Cortile Teatro Festival
cortileteatrofestival.it
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