Due imprenditori di Campobello di Mazara (TP) ed un collaboratore esterno d’azienda, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria con l’accusa di aver reclutato numerosi lavoratori in nero, sfruttandoli ed approfittando del loro stato di bisogno. Dovranno pagare oltre 51.000 euro di sanzioni comminate in relazione alle numerose irregolarità riscontrate dai militari del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Trapani e dal Nucleo Operativo del Gruppo CC Tutela del Lavoro di Palermo, coadiuvati da personale dell’Arma territoriale.
Da diversi giorni, i titolari delle aziende agricole, facevano lavorare ben 17 cittadini senegalesi per raccogliere olive in due fondi agricoli di Campobello di Mazara, senza contratto, senza controlli sanitari, senza diritti, pagandoli “circa 3,00 euro ad ora”.
Gravi sono le responsabilità degli imprenditori i quali, oltre allo sfruttamento, dovranno rispondere di reati in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro, circa la mancata sottoposizione alle visite mediche, la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale, l’omessa formazione ed informazione dei rischi connessi all’attività da svolgere e la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi.
Il controllo effettuato dai Carabinieri è volto a verificare la regolare occupazione degli oltre 1000 ospiti del campo improvvisato a Campobello di Mazara in contrada Erbe Bianche, tutti stranieri, che ogni anno, puntualmente, vengono sfruttati dall’imprenditoria locale per lavori in agricoltura e, proprio in questo periodo, per la raccolta delle olive.