GIOIA PER IL PAZIENTE NELL’ATTESA DEL RIENTRO A CASA
Attimi di gioia e di commozione nel reparto di Terapia Semintensiva dell’Unità di Pneumologia del Policlinico “Rodolico” di Catania:
Rosario ha sposato la sua Catia, coronando il sogno d’amore di entrambi.
L’insolita cerimonia, ai bordi del letto dove Rosario è costretto da due mesi, è avvenuta alla presenza della figlia del paziente e dei
funzionari del Comune di Catania che hanno officiato il matrimonio, con i testimoni e i familiari in collegamento dietro le porte e il
personale sanitario ad assistere alla celebrazione, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza e delle norme anticovid.
Le nozze della coppia erano state fissate da tempo, tutto era pronto
per la celebrazione ma un imprevisto rischiava di far saltare tutto.
Così la coppia ha chiesto la possibilità di celebrare il rito civile
in ospedale, rinviando i festeggiamenti al rientro a casa di Rosario.
Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, Gaetano
Sirna, su proposta del direttore del presidio “Rodolico”, Paolo
Adorno, sentito il direttore dell’Unità Operativa Carlo Vancheri, ha
quindi accolto con favore l’istanza e, nel più ampio rispetto del
principio di umanizzazione delle cure, ha autorizzato l’evento molto
sentito e desiderato.
Catia, emozionata, ha stretto la mano al suo Rosario, trasmettendogli
fiducia e sicurezza, nell’attesa di riaverlo accanto a sé fuori
dall’ambiente ospedaliero e Rosario ha ricambiato con lunghi sorrisi e
gli occhi pieni di felicità.
La festa è dunque rinviata, nella speranza che possa essere realizzata
al più presto. “Per il momento siamo felici così –ha confessato Catia-
il nostro obiettivo era quello di giurarci amore eterno unendoci in
matrimonio, un passo alla volta”.