Il cortometraggio “Acquamara”, del giovane, ma già pluripremiato, regista Edoardo Viterbori, sarà proiettato oggi, mercoledì 29 giugno, nella cornice del Taormina film festival. E’ il racconto di un pescatore, “Cencio”, che per arrotondare qualcosa del suo mensile, si ritrova a scaricare in mare rifiuti tossici per la malavita locale. Il cortometraggio, girato ad Anzio nel 2019 ha già vinto il “Lazio Green film festival”, “Premio alla Arti 2020 ed altri festival internazionali.
Edoardo Viterbori, nato a Genova nel 1998 e durante gli anni del liceo ha iniziato la gavetta sui set “di provincia” e poi, trasferitosi a Roma su set più grandi in qualità di assistente alla regia, segretario di produzione e nella post produzione. Nel 2015 esce al cinema Albatros di Genova “Le storie di via Carnia”, film documentario sulla storia di Teglia, vincitore del premio Olmo per cinema e Tv, nel 2019 esce “Oltre il ponte!” film sulla resistenza ambientato tra Genova e il basso Piemonte e a Genova è dedicato il suo cortometraggio “Rhapsody”.
“L’idea di “Acquamara” è nata a “quattromani” con Francesca Piscioneri. Entrambi volevamo raccontare lo spaccato di una provincia, personalmente essendo genovese mi portavo dietro di me tutto un bagaglio di storie sul mare e di marinai che quando ero piccolo mi affascinavano moltissimo e assumevano quasi un carattere mitologico”, ha detto Viterbori.
“Cencio, il protagonista di Acquamara, in realtà è un pescatore lontano da quelli che ho conosciuto, è un marinaio che forse è già affondato, un uomo sensibile e innamorato. La storia è nata avendo trascorso qualche mese con i pescatori di Anzio ed essendomi imbarcato con loro diverse volte, poi Francesca ha cucito il racconto in un italiano perfetto, che successivamente ho “sporcato”, ha detto Viterbori.
Dedico questa selezione a Nicolò Alaimo, Eleonora Ristorini, a tutta la troupe e a mio padre”, ha concluso il regista, a commento della partecipazione al Taormina film festival