“Per la capacità e professionalità di rilevanza manageriale prodotta nel mettere in scena al teatro greco di Siracusa spettacoli di grande attrazione culturale”. Con questa motivazione, il sovrintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, ha ricevuto il primo Premio Mario Tommaso Gargallo, istituito quest’anno da Noi albergatori Siracusa “per rendere omaggio e ricordare – spiega il presidente Giuseppe Rosano – un uomo geniale e moderno, animato da un grande amore per la nostra terra”.
La cerimonia di consegna del riconoscimento si è tenuta ieri sera, al Teatro Greco di Siracusa, prima della replica di Edipo Re di Sofocle, ed è stata aperta dal sindaco della città, Francesco Italia, il quale ha annunciato la novità, ovvero “un Premio, voluto da Noi albergatori Siracusa e intitolato a colui il quale si deve l’intuizione lungimirante di far rinascere in questo splendido luogo la tragedia greca”.
Il premio è stato consegnato ad Antonio Calbi da Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa: “Citare i percorsi culturali di Calbi – ha detto – sarebbe davvero lungo. Mi limito a dire che da critico teatrale e studioso delle arti sceniche, con il bagaglio di esperienze e conoscenze che possiede, da quando si è insediato all’Inda, si è distinto per capacità e professionalità, incidendo in modo significativo sulla crescita delle stagioni di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa”.
Non senza emozione, Antonio Calbi, ha ringraziato: “Sono molto onorato di ricevere questo nuovo premio intitolato a un grande siracusano, Mario Tommaso Gargallo, un uomo di visione e di innovazione, che ha saputo immaginare e concretizzare, tradurre i sogni in realtà. Non c’è arte che più del teatro si fa insieme, in tanti. E dunque sento di dover condividere questo riconoscimento con tutte le maestranze, i lavoratori e le lavoratrici, le dipendenti e i dipendenti della Fondazione Inda che, ogni anno, rendono possibile le stagioni al Teatro Greco. Poi lo voglio dedicare agli artisti che hanno abitato questo palcoscenico nelle ultime quattro stagioni, quelle della mia sovrintendenza. E alle migliaia di spettatori che hanno abitato la cavea”.
Alla cerimonia di ieri sera ha partecipato anche l’artista Stefania Pennacchio che ha realizzato il premio consegnato a Calbi, una “Corona di Elena (Egitto), scultura in ceramica raku, ferro e vetro.