DNA Erice Pulita, Oddo replica al segretario del PD:
“Io non faccio poesia ma progetto realtà, lo smarrimento
e la rabbia, che si addicono ai cani, li rinvio al mittente”
Il candidato sindaco di Erice Maurizio Oddo manifesta il proprio stupore e lo sdegno per le improvvide dichiarazioni del segretario comunale del Partito Democratico Vito Brillante, pubblicate sul numero del settimanale Social dello scorso 20 maggio. “Di norma – dice – non sono solito replicare ma questa volta sono costretto a farlo. Non discuto l’approccio da politicante che tenta, disperatamente, di difendere insostenibili posizioni ma non posso non ribattere alle falsità contenute nell’articolo che toccano il mio operato da candidato sindaco al Comune di Erice per le imminenti votazioni”. Un’intervista, dice Oddo, “infarcita di cattiverie gratuite, miste a stoltezza, che rasentano la cafoneria politica”.
Dopo la necessaria premessa, il candidato sindaco entra nel merito delle dichiarazioni del segretario procedendo a una serie di necessarie e doverose puntualizzazioni. “Brillante – dice – lancia accuse e messaggi, neppure tanto velati, nei confronti di tutti. Se la prende con Savona e Buscaino che, a suo indiscutibile parere, strizzano l’occhio a uno dei miei avversari. Come se non bastasse, condendo le già discutibili dichiarazioni con sprazzi di veleno, aggiunge, cito testualmente, che non hanno uno straccio di idea elettorale, con vere proposte da sottoporre all’attenzione degli elettori. Fermo restando, fino a prova contraria, che ai Cittadini va sottoposto il programma elettorale, a partire da quale presupposto il poco brillante e saccente segretario affibbia il titolo di “cavaliere dell’incomprensibile rancore, interessato a piccole fette di potere da conquistare in barba a qualsiasi principio etico?” Brillante continua, cito sempre testualmente, sostenendo che sono orfani del potere e questo li porta a perdere di vista il bene comune. Sfacciatamente parla di buon governo. Ma lo ha capito, il brillante segretario, che si sta parlando di Erice? Senza scomodare Lorenzetti – per non appesantire i forzati passaggi di improbabili citazioni composte da un ghostwriter di pessimo valore – ma a quale cambiamento si fa riferimento? Non è certamente il numero di finanziamenti che assegna qualità a un progetto ma un programma organico che ne possa guidare l’applicazione. O si rischia la retorica e si perdono, come di fatto è avvenuto a Erice, le occasioni di crescita”.
“Brillante – prosegue il candidato sindaco – mi accusa di essere manovrato da una regia composta da menti poco serene. E non contento, non arrendendosi a tanta gratuita cattiveria, sposta l’attenzione sulle cose da fare che la Toscano avrebbe già fatto. Mi sorge spontanea una domanda: sono comprese le piste ciclabili, le biciclette consegnate infinite volte e mai effettivamente utilizzate e i soldi sborsati per avere creato un enorme danno erariale in riferimento all’Università, argomento tornato di moda nelle ultime settimane e diventato all’improvviso cavallo di battaglia dell’amministrazione, dopo essere stato bollato dalla sindaca uscente Daniela Toscano come “esamificio”. Perché – prosegue Oddo – tirare vergognosamente in ballo una delle peggiori performance della sindaca, in occasione di un recente confronto tra i candidati svoltosi presso il Polo universitario di Trapani, “sciorinando argomenti e fatti inconfutabili”? Qualcuno ha informato Brillante che ella è stata richiamata dalla moderatrice perché completamente fuori tema rispetto alla domanda postale? O per Brillante parlare di socialità significa parlare di finanziamenti per il recupero delle mura Elimo puniche?”.
Oddo conclude con una puntualizzazione. “Oltre a non arrampicarmi sugli specchi, contrariamente a quanto sostenuto da Brillante, io ho parlato di programmi e di progetti, nella prospettiva di realizzare un Polo universitario vero, lontano da proclami propagandistici che non mi appartengono. Io non faccio poesia ma progetto realtà, lo smarrimento e la rabbia, che si addicono ai cani, li rinvio al mittente. Allo stesso modo, auguro a lui e alle sue nefandezze “lo sbarco sulla luna”. Lungi da me – prosegue il candidato sindaco – la pura propaganda elettorale di un’area vasta destinata ad accogliere nuove poltrone per i professionisti della politica. A sorpresa, pur declinato in maniera differente, non posso non condividere il tono patetico, fino a diventare ridicolo, usato da Brillante per evidenziare la valorizzazione della montagna e la cura delle frazioni operate, a suo dire, dall’amministrazione uscente. Con quale struggente falsità si può arrivare a tanto dopo il recente incendio che ha devastato Erice? Come si può fare queste dichiarazioni quando a Ballata le persone non possono nemmeno raggiungere le loro case? Ho sempre creduto che pensare un po’ più in grande sia già il futuro. Il concetto di area vasta va interpretato e sviluppato come strumento urbanistico e non certo come semplice e riduttivo fatto dimensionale. Terrificante – non mi viene in mente altra aggettivazione – inoltre il gratuito riferimento a un presunto, a suo dire, messaggio subliminale per il quale prova pena. Vergognosa l’illazione con la quale considera fessi gli Ericini. Avviandosi verso la conclusione Brillante parla di soliti e dannosi giochetti di palazzo e, cito ancora testualmente, della vecchia e arcinota azione di certa politica che tenta di ritornare a tutti i costi con protervia. Ha brillantemente evidenziando quanto ho cercato di fare io sin dalle prime battute di questa competizione elettorale che, ostinatamente, il segretario vuole tingere di amara bile giallo-verde. Si rimane basiti come sia possibile affidare a questo individuo le dichiarazioni della sezione comunale di un partito politico. Resta il fatto che, contrariamente alle sue paradossali esternazioni, abbiamo le carte in regola per governare il territorio e siamo in possesso delle professionalità e competenze di cui si è persa ogni traccia, per tornare al governo della cosa pubblica per i Cittadini comuni che, con le loro esigenze, torneranno finalmente in Comune”.