sabato, Novembre 23, 2024
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Milo, emozioni e partecipazione per il primo anniversario della scomparsa di Franco Battiato

 

Cosentino: “E’ solo un punto di partenza”. 

Cinque giorni intensi, densi di convegni, proiezioni, seminari, presentazioni e omaggi musicali. È stata ricca e partecipata la rassegna ‘Note di passaggio – Le vie che portano all’Essenza’, organizzata a Milo, dal 18 al 22 maggio, per ricordare Franco Battiato, nel primo anniversario della sua scomparsa. Un’iniziativa voluta e organizzata dal Comune di Milo, con il patrocinio dell’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana, in collaborazione con il Centro Studi di Gravità Permanente, l’associazione turistica Pro Loco di Milo e l’Istituto di Istruzione Superiore “M. Amari” di Giarre.

Molto emozionante l’appuntamento d’apertura, svoltosi alle prime luci del mattino in Piazza Belvedere Giovanni D’Aragona. Una vera e propria meditazione per richiamare lo spirito più segreto e mistico di Battiato. In serata, poi, l’attesissima esibizione del compositore Stefano Pio, figlio di Giusto Pio, con cui Franco Battiato ha firmato alcuni dei brani più celebri. Il musicista veneto ha presentato in anteprima a Milo l’opera “Hu o la nostalgia dell’amato”, con un Ensemble composto da un quintetto d’archi, pianoforte, tastiere, danza, e con le voci di Enrico Masiero e Daniela Papale. Un altro momento toccante è stata l’accensione di alcune lanterne volanti, davanti alla casa di Battiato in contrada Praino, con il sottofondo di “Stranizza d’amuri”. Spazio anche alla produzione cinematografica del compianto artista siciliano, con la proiezione dei docufilm “Auguri Don Gesualdo” e “Attraversando il Bardo” e una serie di incontri sul tema, tra cui quello con gli alunni del Liceo Classico ‘M. Amari’ di Giarre sul tema “Il cinema di Franco Battiato, la purezza del linguaggio”. Di spessore il convegno “Dante e Battiato tra arte e spiritualità”, che ha approfondito la sottile relazione tra il Sommo Poeta e Franco Battiato e che ha suscitato un interessante dibattito con il pubblico presente in sala. Moderato da Paolo Sessa, sono intervenuti la dantista Maria Soresina, il saggista Massimo Desideri e il dantista Nicolò Mineo. Folto il pubblico anche negli appuntamenti all’insegna del misticismo e del sufismo.

Tra i più apprezzati l’intervento di Tito Rinesi e Piero Grassini su “Il sufismo e Battiato”, alla presenza dell’assessore regionale Alberto Samonà, e il concerto-incontro “Dargah– la soglia”. Ad esibirsi sul palco Tito Rinesi con l’Ensamble Dargah, con un percorso di musiche e canti sui testi più conosciuti dei poeti del sufismo. Grande interesse ha suscitato anche il seminario di danza Sufi curato da Amal Oursana. L’evento conclusivo, organizzato dalla Pro Loco di Milo, è stato il concerto tributo a Franco Battiato, che ha chiuso ieri sera la rassegna. Ad esibirsi sul palco Daniel Zappa e Daniela Rossello, accompagnati dai musicisti Giuseppe Messina, al sax, Fabrizio Licciardello, alla chitarra, Fabrizio Scalzo, al basso, Luigi Caporarello, alle tastiere, e Angelo Furnari, alla batteria. È stata anche l’occasione per ricordare il progetto della Pro Loco di Milo, denominato “Milo, una statua per Franco Battiato e Lucio Dalla”, che prevede la realizzazione di una statua di bronzo a grandezza naturale che li ritrarrà insieme, Lucio Dalla, seduto al piano, con lo sguardo rivolto verso il mare, e Franco Battiato in piedi, con gli occhi puntati verso l’Etna.

Per la realizzazione dell’opera, in fase di lavorazione presso la Fonderia Nolana di Nola, in provincia di Napoli, è attiva una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma ‘La rete del dono’ (https://bit.ly/3wG7Cxb). “Siamo soddisfatti della riuscita della rassegna – dichiara il sindaco di Milo, Alfio Cosentino – Abbiamo cercato di raccontare al meglio tutte le sfaccettature di questo grande artista, che non ringrazieremo mai abbastanza per aver scelto Milo come luogo del cuore. Questo è solo il punto di partenza. Vogliamo dar vita a nuovi progetti per onorare la sua memoria e vorremmo, perché no, coinvolgere anche i comuni del comprensorio. È vero che Battiato ha scelto di vivere nel nostro paese ma le sue origini sono ioniche e, soprattutto, il suo è un patrimonio talmente grande e importante che merita di essere condiviso il più possibile. Ringrazio – conclude – l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, per il patrocinio, e il Centro Studi di Gravità Permanente, il prof. Paolo Sessa, la Pro Loco di Milo e l’Istituto d’Istruzione Superiore ‘M. Amari’ per la collaborazione”.  

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