Gli anni 1992 e 1993rimarranno indelebili nella memoria degli italiani per le stragi di mafia che insanguinarono il paese, da Palermo a Milano, da Roma a Firenze. Il tentativo di destabilizzare l’assetto istituzionale fu compiuto con spettacolari attentati che misero alle corde lo stato. Morirono i giudici antimafia Falcone e Borsellino e quasi tutti gli agenti delle loro scorte. E anche casuali cittadini che si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma c’è di più. La strategia del ricatto a cui Cosa Nostra aveva affidato le sue sorti future, prevedeva anche un attacco al patrimonio artistico della nazione. Colpendo non solo i protagonisti dell’antimafia. A distanza di trent’anni troppe domande sono ancora senza risposta e gli inquirenti faticano a trovare il bandolo della matassa, soprattutto quando la ricostruzione si addentra fra gli oscuri rapporti che la criminalità, il terrorismo stragista e parte delle istituzioni italiane hanno intessuto nel corso di decenni di vita repubblicana.
Il convegno del 10 giugno a Palermo, è uno degli appuntamenti previsti in varie città italiane intitolati La mafia a 30 anni dalle stragi. Le verità nascoste e quelle rivelate (dopo i convegni di Torino, Bologna, Firenze e Porto San Giorgio di marzo 2022, seguiranno a novembre e dicembre quelli di Milano e Roma). Appuntamenti nati dall’idea del cantautore Pippo Pollina di abbinare lo spettacolo del suo nuovo album “Canzoni segrete” ad un convegno su queste tematiche, anche come occasione per rilanciare il ruolo dell’arte in quanto strumento di denuncia e di approfondimento.
Pippo Pollina, classe 1963, cantautore palermitano, ha vissuto di persona la stagione del primo grande movimento antimafia, nato nei primi anni ottanta quando Cosa nostra insanguinava le strade del capoluogo siciliano. Da sempre sensibile ai temi della criminalità organizzata e a tutto ciò che la concerne, è uno dei pochi artisti che ha portato questi argomenti al centro della sua attività musicale, dedicando celebri canzoni ad alcuni grandi interpreti della lotta antimafia, da Don Pino Puglisi a Paolo Borsellino e Peppino Impastato …. Ed ora Margherita Asta, a cui è dedicata la canzone del nuovo album “Pizzolungo”.
Il convegno si terrà presso il Teatro Agricantus Via XX Settembre 82 – Palermo – ore 17 (ingresso con prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento posti – Info 091 309636) ed è realizzato in collaborazione con l’Agricantus Società Cooperativa Culturale Sociale – diretta da Vito Meccio.
Il Convegno ‘La mafia a 30 anni dalle stragi. Le verità nascoste e quelle rivelate’ sarà moderato da Mario Azzolini, giornalista Rai. Fra i relatori insieme a Pippo Pollina,anche Margherita Asta, figlia e sorella di 3 vittime della strage di Pizzolungo del 1985 e ora referente di Libera nel settore Memoria, il sindaco Leoluca Orlando, Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo e Claudio Fava, giornalista, politico, scrittore.
La sera, al Teatro Massimo, Pippo Pollina terrà il suo concerto Canzoni Segrete, organizzato dall’Agricantus Società Cooperativa Culturale Sociale – diretta da Vito Meccio, per presentare il suo ultimo album uscito per Jazzhaus e Storie di Note. Un album che, attraverso i suoi brani, racconta le riflessioni di un poeta, stati d’animo – a volte anche molto intimi – messi in versi e melodie, dove il cantautore continua a narrare in musica sogni, speranze, delusioni, attraverso 14 brani che mostrano un artista maturo, nel bel mezzo di una ricerca personale e che continua ad affrontare nuove sfide.
Nell’ambito del concerto, oltre alle canzoni inedite del nuovo album, saranno proposte anche alcune fra le più significative del vastissimo canzoniere di Pippo Pollina, da sempre attento alle tematiche sociali, di libertà, contro le guerre, le dittature, le mafie….
A confermare questo suo impegno sempre vivo e rinnovato, tra le canzoni del nuovo album c’è anche “Pizzolungo”, dedicata a Margherita Asta.
Questa coraggiosa donna siciliana, che perse la mamma e due fratellini nel terribile attentato di mafia contro il giudice Carlo Palermo nel 1985, è da molti anni impegnata nella lotta per la legalità ed interverrà sul palco in tutti i concerti in Italia, prima della canzone a lei dedicata.
«Tanti sono i motivi per cui quella di Palermo è una data tra le più importanti di questo tour – dice Pippo Pollina. In primo luogo, torno a casa; poi il Teatro Massimo è uno dei teatri più belli d’Italia e d’Europa, ed è sempre un onore suonare qui. Terzo ma non ultimo, portare il dibattito su cultura e mafia nella città dove tutto è cominciato, nel 1992, con le stragi di Capaci e di via d’Amelio con il convegno che nel pomeriggio mi vede dibattere insieme a Margherita Asta, Leoluca Orlando, Claudio Fava e Roberto Scarpinato, rappresenta il suggello di questa iniziativa che abbiamo voluto proporre in concomitanza al tour Canzoni segrete, e che si concluderà a dicembre con le date di Milano e Roma».
Ad accompagnare Pollina in questo concerto è un’eccellente formazione interamente italiana, il Palermo Acoustic Quintet.
Pippo Pollina, voce piano e chitarra
Fabrizio Giambanco, batteria
Mario Rivera, basso
Gianvito Di Maio, tastiere
Roberto Petroli, sax e clarinetto
Edoardo Musumeci, chitarra