Domenica 22 maggio, per partecipare alle manifestazioni che si svolgeranno per il trentennale della strage di Capaci, il presidio di pace alla Statua della Libertà non si svolgerà.
Ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta, brutalmente assassinati dalla mafia e non solo, è necessario per una società fondata sui valori della giustizia, della verità e della pace, messi oggi pesantemente in discussione dalla guerra in corso.
L’aveva capito bene Pio La Torre, quando denunciò con forza e lucidità che l’installazione dei missili a Comiso da parte degli Stati Uniti avrebbe trasformato la Sicilia in una portaerei del Mediterraneo e avrebbe dato ulteriore spazio agli interessi mafiosi. Contro tale mortifera prospettiva creò un largo movimento di popolo per la pace e il disarmo e anche per questo venne barbaramente ucciso insieme a Rosario Di Salvo.
Il presidio di pace si farà ogni giovedì a partire dal 26 maggio, dalle 18.00 alle 20.00, alla Statua della Libertà:
- Per riaffermare gli strumenti della cultura e della diplomazia come uniche vie per la pace
- Perché si ponga fine alla guerra in Ucraina e ad ogni guerra nel mondo
- Perché si interrompa la corsa agli armamenti e la conseguente produzione di armi
- Per una Europa del disarmo e della pace
- Per sostituire alla logica della forza e del dominio la logica dell’attenzione e della cura
- Per realizzare un vero progresso umano fatto di coesistenza cooperativa
- Per la smilitarizzazione del nostro territorio con particolare riferimento alle basi di Niscemi e Sigonella
Dinanzi al monumento dedicato ai caduti di guerra per dire No ai caduti, eroi, martiri di guerra riempiendo la piazza di corpi, parole e pensieri di vita e di pace!
E’ stato cambiato il giorno e l’orario per permettere una più larga partecipazione.