Giovedì 24 marzo alle 20.30 al cinema Rouge et Noir di Palermo verrà proiettato il film-documentario “Una storia Valdese” per la regia di Salvo Cuccia.
Interamente realizzato in house dal CRICD – Centro Regionale per l’inventario, la catalogazione e la documentazione della Regione Siciliana, diretto da Laura Cappugi, il documentario racconta l’esperienza e gli incontri di Gustavo Alabiso, un fotografo che vive a Karlsruhe in Germania, che decide di rintracciare i compagni di scuola di Monte degli Ulivi, recuperandone memorie e testimonianze attraverso un lavoro di immagini e narrazione del Servizio Cristiano Valdese di Riesi, in Sicilia.
La proiezione sarà ad ingresso libero, fino a esaurimento dei posti e nel rispetto delle disposizioni antiCovid (mascherina e green pass).
Gli incontri con i compagni che vivono in Italia e all’estero e il contesto storico in cui il filmato è ambientato, ci consegnano una pagina significativa sull’opera di Tullio Vinay, pastore valdese, teologo e senatore della Repubblica che, dopo avere fondato la comunità di Agape e Prali in Piemonte decise, negli anni ’60, di fondare in Sicilia il Servizio Cristiano di Riesi, in provincia di Caltanissetta, progettato dall’architetto Leonardo Ricci.
Il viaggio di Gustavo tra Riesi, Genova, Torre Pellice e Prali in Piemonte e poi ancora in Belgio, mette in relazione l’operato dei valdesi e il rapporto tormentato ma produttivo con Riesi nel periodo storico dell’attività mineraria nella zolfara di Trabia Tallarita, in un territorio caratterizzato dal fenomeno mafioso e dall’emigrazione. Un viaggio vissuto al limite tra mondi profondamente diversi: quello della comunità valdese e la realtà di una piccola provincia siciliana durante gli anni sessanta.
“La funzione del documentario è quella di raccontare, prima che il tempo sbiadisca la memoria dei fatti. L’esperienza messa in campo dal centro catalogo della Regione, che si è avvalsa di risorse umane ed economiche proprie, costituisce un’importante testimonianza di come operare il recupero della memoria e dell’identità di una comunità e del suo territorio. Siamo dinanzi ad un’iniziativa – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà –che assolve al compito di salvaguardare un’esperienza, altrimenti destinata all’oblio, e di tramandarla nel tempo”.
Realizzato nel 2020, il filmato ha una durata di 75 minuti. Il progetto e la produzione sono del CRICD, la produzione esecutiva è stata affidata a Demetra Produzioni, l’organizzazione a pierantonio Passante. Musiche di Gioele Valenti, suono di presa diretta Danilo Romancino, direttore della fotografia Fabrizio Profeta, montaggio Maurizio Spadaro.