Sorgerà un ospedale anche a Lampedusa
“Ho apprezzato le parole dell’Assessore Razza, il quale ha ribadito che lavorerà per garantire la rifunzionalizzazione delle strutture territoriali già esistenti e che sono ai margini. Alla mia domanda su chi si occuperà di cosa è stato categorico: c’è una cabina di regia interna al dipartimento salute – continua la Parlamentare – che però è ancora a livello embrionale perché ferma alla fase istruttoria. Pertanto, nulla osta al suo ampliamento con figure esterne, espressione dei bisogni territoriali. Anzi, già da giovedì prossimo ha riferito che saranno avviati gli incontri con i sindacati e l’ordine dei medici, ai quali seguiranno in Commissione salute – e con ritmo cadenzato – i dialoghi con le Asp territoriali e la deputazione, per redigere un cronoprogramma collegiale che sarà la via maestra per la realizzazione di tutte le attività”. Lo afferma la deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, a seguito della seduta in Commissione salute all’Ars in cui oggi è stato audito l’assessore Ruggero Razza in merito alla programmazione dei fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana.
“Ho strappato due promesse – continua la Parlamentare. La prima è che finalmente, anche Lampedusa avrà il suo ospedale. Era una richiesta che ho formulato per tramite del segretario di Forza Italia a Lampedusa. Mi è stato garantito da Razza che esiste uno studio di fattibilità e fondi ben precisi – che non sono del PNRR. È stato individuato anche il luogo in cui sorgerà. La seconda promessa e che le branche mediche più penalizzate dall’avvento del Covid torneranno a essere protagoniste con azioni mirate.
“Di certo oggi è stato fatto un passo avanti verso la via del dialogo – conclude Ternullo. Ho fatto il nodo alle promesse ricevute da Razza, a cominciare dalla riqualificazione degli ospedali nel siracusano, delle 12 case di comunità, dei presidi ospedalieri e le 4 centrali operative dislocate sul territorio. Dalla prossima settimana in Commissione cominceremo le interlocuzioni più serrate e alle parole dovranno inevitabilmente seguire i fatti”.