Era evaso dai domiciliari alcuni giorni fa, l’uomo arrestato giovedì scorso dagli agenti della Polizia di Stato della Questura di Trapani e dai militari dell’Arma dei Carabinieri.
L’uomo, un quarantasettenne con precedenti penali, era stato sorpreso fuori dall’abitazione da un equipaggio dell’Arma e segnalato all’A.G. per il reato di evasione.
Giovedì scorso l’epilogo della vicenda quando al soggetto è stata notificata un’ordinanza di aggravamento della misura degli arresti domiciliari ed è finito in carcere.
Il quarantasettenne era stato arrestato nel maggio scorso, perché, unitamente ad un complice, sottoposto alla misura del divieto di dimora, era ritenuto responsabile di aver appiccato numerosi focolai, tra le zone di Custonaci, Valderice e Monte Cofano, alla fine di agosto 2020.
In particolare i due uomini, entrambi allevatori residenti a Custonaci, avevano attivato diversi roghi utilizzando del materiale incendiario a lento innesco, lanciandolo da veicoli in diverse zone attigue al litorale, creando numerosi ed estesi focolai che avevano richiesto l’impiego di mezzi terrestri ed aerei antincendio. Le fiamme, particolarmente estese, avevano lambito diverse zone abitate e reso inservibile un camper turistico, mettendo in serio pericolo anche le abitazioni.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Trapani e coordinate dalla locale Procura, avviate nell’immediatezza dei fatti con l’esecuzione di alcune perquisizioni d’iniziativa, avevano permesso di recuperare dei componenti utilizzati per la preparazione di artifizi incendiari, nella disponibilità di entrambi gli indagati.
In seguito le investigazioni erano proseguite con l’assunzione di dichiarazioni nonché con elaborate attività tecniche e ricostruttive, che avevano permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due indagati.
Quale possibile movente degli incendi, alcune controversie tra allevatori, per ragioni di pascolo.