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Non c’è due senza tre, Etna: Est, Est, Est, Est da Gambino Vini

Siamo arrivati alla terza serata di questo intenso “Viaggio sul versante Est” del Vulcano attivo più alto d’Europa.  Appuntamento venerdì 15 ottobre alle ore 20.00 per un racconto che viene fatto dai vini e nei vini. 

Ancora una volta le quattro cantine protagoniste: Gambino Vini, Cantine Biondi, Barone di Villagrande e Murgo si ritroveranno a fare i padroni di casa per una degustazione fuori dagli schemi.  

Una cena in pieno stile siciliano, capace di accompagnare i vini in degustazione esaltandone il carattere e riuscendo a raccontare un territorio, quello vulcanico, sotto diverse sfumature. Un celebre artista cantava “Non sarà un’avventura” ed è proprio il caso di dirlo, queste quattro cantine ci stanno facendo vivere un sogno. Parola d’ordine: Vino, rigorosamente dell’Etna e un’atmosfera che emoziona. 

 «Qualcuno lo ha definito il poker d’assi del nostro Vulcano, e in questa partita contro l’individualismo vince il saper fare squadra e il riuscire a creare un gruppo che funzioni -– racconta l’architetto Ciro Biondi, volto di Cantine Biondi- perché prima di tutto ci si rispetta reciprocamente»  

«E ci si diverte, soprattutto! –  gli fa eco Francesco Raciti, padrone di casa di questa terza serata – durante l’organizzazione di ogni evento, non c’è competizione, anzi, siamo tutti a scegliere i vini dell’uno o dell’altro. Mettiamo il rosato, no, forse è meglio il tuo bianco… questo è lo spirito che ci guida».

«Siamo in piena vendemmia, sono giorni di grande stress e di duro lavoro- racconta Michele Scammacca, volto di Cantine Murgo – è il periodo dell’anno in cui ci giochiamo tutto, puoi avere delle ottime uve ma in questo lavoro è il tempismo che le trasforma in un grande vino. E queste serate stemperano la tensione, almeno per noi produttori».   

«La vera magia è vedere quattro visioni diverse del produrre vino, quattro storie complementari che convivono nel pieno rispetto – racconta Marco Nicolosi, enologo e proprietario della cantina Barone di Villagrande – e sono sicuro che questa “convivenza” arricchirà il bagaglio personale di tutti coloro che stanno lavorando a questo progetto. Al di là dei vini, ci sono le persone e un territorio che vuole raccontarsi e sembra che lo stiamo facendo nel modo giusto».   

Un percorso virtuale e virtuoso in cui quattro realtà etnee si mettono in gioco e scommettono sul principio di fare squadra insieme. Il pubblico li ha premiati, accogliendo questa” folle sfida” con entusiasmo, rispondendo sempre con grande partecipazione e curiosità agli eventi in programma. I vini, sempre differenti nel corso delle serate hanno saputo integrarsi perfettamente con la realtà di ogni cantina regalando una serie di emozioni già solo all’assaggio e riuscendo a riempire quei calici non solo con grandi vini ma anche con piccoli sorsi di storia, di tradizione e di avventure tra amici. Siamo arrivati alla penultima tappa di una kermesse che ha saputo raccontarsi e raccontare un grande territorio come la nostra amata Etna. 

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