Sopralluogo ieri al Presidio “Chiello” di Piazza Armerina per verificare gli aspetti organizzativi del trasferimento in quell’Ospedale delle attività di Dermatologia dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna.
Il Direttore Generale, Francesco Iudica, ha effettuato la ricognizione accompagnato dal Direttore Sanitario, Emanuele Cassarà, dalla d.ssa Mara Politi e dal dott. Federico Amato; assieme, hanno individuato e concordato gli spazi in cui la Dermatologia sarà allocata, gli ambiti di collaborazione con le altre Unità Operative chiamate a garantire la migliore operabilità della Dermatologia; hanno, quindi, incontrato gli operatori, medici e sanitari, che costituiscono l’equipe dermatologica.
“Il trasferimento della Dermatologia da Enna a Piazza Armerina” dichiara il dott. Iudica “costituisce l’applicazione del principio di collaborazione fra i diversi ospedali finalizzato al superamento della duplicazione e alla professionalizzazione in modo da allargare le competenze di ciascuna realtà ad un ambito non ristretto al solo territorio di immediato riferimento, ma a quello provinciale e, possibilmente, della Sicilia centrale.
Con gli investimenti in tecnologia che abbiamo già operato, con quelli che sono in itinere e con il potenziamento della dotazione organica, la dermatologia ennese, ennese ma con sede a Piazza Armerina, potrà candidarsi ad essere un polo di riferimento in grado di affrontare e risolvere tutte le patologie della pelle e delle malattie sessualmente trasferibili”.
Il dott. Cassarà evidenzia come si tratti di “un processo più ampio di riorganizzazione della Dermatologia in Provincia di Enna. Non un semplice trasferimento, ma una organizzazione complessa e diffusa nel territorio, integrata con l’offerta specialistica, che consentirà, ad organico pieno, di assicurare anche ad Enna città e nel nord della provincia le prestazioni, anche chirurgiche, di Dermatologia, a partire, ovviamente, da quelle ambulatoriali”.
L’innovazione organizzativa, condivisa con l’Assessore Regionale alla Sanità, punta a rafforzare tutti i presidi ospedalieri: quelli più grandi, perché li libera da attività che fanno fatica a garantire, creando lunghe liste di attesa che ingolfano le attività chirurgiche più complesse. Quelli più piccoli, perché possono aumentare la loro offerta sanitaria ad un ambito territoriale più ampio, specie negli ambiti in cui l’offerta sanitaria può essere garantita in condizioni di assoluta sicurezza perché indipendente dalla presenza di servizi complessi, come la Rianimazione, o di grandi apparecchiature.
“Si tratta” ha concluso il Direttore Generale “di una piccola rivoluzione che segue il potenziamento dell’organico della Rianimazione con l’arrivo da Enna di una nuova unità, il dott. Scollo, e che anticipa il potenziamento della Direzione Medica e della Chirurgia del Chiello che presto avrà un suo Responsabile cui sarà affidato il compito di rilanciare l’attività chirurgica di quel Presidio, in una ottica di integrazione e specializzazione nel settore