“Le amministrative di questa tornata elettorale in giro per l’Italia e soprattutto nelle grandi città, hanno dimostrato che esiste un momento di grande disaffezione da parte dei cittadini nei confronti della politica. La pandemia ha ulteriormente allontanato le persone tra loro e dalle istituzioni, alimentando diffidenza e isolamento.
In questa deriva antropologica, tutti noi abbiamo il dovere di restituire una speranza e occasioni concrete di partecipazione a chi desidera contribuire alla costruzione del bene comune. I dati impongono questo ripensamento ed esortano ogni cittadino a non subire ma a determinare i propri rappresentanti in modo da essere protagonista del proprio presente. Non è accettabile che i governi delle città si reggano su partecipazioni tutt’altro che plebiscitarie dove alla fine pochi interessati scelgono per tutti. In questo senso sono certo che Palermo e i palermitani non si faranno trovare impreparati né deluderanno le aspettative del cambiamento, dopo aver subito per anni una gestione amministrativa volta al degrado della città, un degrado che non lascia spazio ad ipotesi di astensionismo”.
Sento l’esigenza di ribadire l’importanza di riunire il centrodestra per parlare delle priorità della città ed accelerare anche sulla scelta del candidato sindaco e della composizione della squadra. Gli appuntamenti elettorali hanno dimostrato che non si può arrivare in ritardo e che bisogna organizzarsi per tempo”.
A dirlo è Vincenzo Figuccia deputato della Lega all’Ars e coordinatore provinciale del partito a Palermo.