Oggi ricorre il ventesimo anniversario dell’evento che più di tutti ha segnato uno spartiacque tra un’epoca dell’innocenza in cui tanti di noi non erano consapevoli dell’enorme responsabilità degli occidentali in relazione agli squilibri geopolitici nelle aree calde del pianeta, i quali avrebbero inciso pesantemente sulla vita quotidiana di noi tutti, e l’era del terrore di finire ammazzati in uno dei tanti attentati urbani disseminati nelle grandi capitali del mondo.
Prima toccava sempre agli altri: palestinesi, africani, asiatici. Improvvisamente ora toccava a noi. Dopo vent’anni altre paure si sono aggiunte a quella del terrorismo, soprattutto con la pandemia Covid 19 che ancora allarma il pianeta; in un momento di profonda incertezza politica è quasi impossibile prevedere scenari o possibili soluzioni. In realtà dopo tanto tempo tutti i problemi sembrano rimanere irrisolti.
Il pensiero del Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani va alle vittime innocenti di giochi di potere e infami interessi economici ovunque cadano. Rose bianche sul monumento commovente che commemora le persone scomparse l’11 settembre del 2001 nell’attentato terroristico delle Torri Gemelle del World Trade Center di New York. #unarosabiancaperl11settembre