la Polizia di Stato di Marsala ha dato esecuzione ad una ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dal GIP presso il locale Tribunale a carico di C.S., marsalese, classe 2002, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento penale che, all’esito del rito abbreviato, lo ha visto condannare alla pena della reclusione di anni 2 e mesi 8, poiché riconosciuto responsabile del reato di lesioni personali aggravate dai motivi di discriminazione razziale.
In tale circostanza accertata dagli agenti del locale Commissariato di P.S., C.S., in concorso con altri, aveva brutalmente aggredito e picchiato un cittadino extracomunitario. Il 24 agosto u.s., lo stesso veniva tratto in arresto in quanto colto nella flagranza dei reati di evasione, resistenza a P.U., violenza e minacce a P.U., lesioni personali aggravate, oltraggio a P.U. e vilipendio alle Forze Armate. Da qui la richiesta di aggravamento della misura cautelare avanzata dalla locale Procura della Repubblica, accolta dal GIP presso il Tribunale il quale disponeva la sostituzione degli arresti domiciliari con quella più grave della custodia in carcere.
In occasione dell’episodio del 24 agosto u.s. e che ha portato alla richiesta di aggravamento della misura cautelare, C.S. si scagliava violentemente contro gli agenti presentatisi presso la sua abitazione per i controlli di rito. Nella circostanza, gli agenti sorprendevano il soggetto nelle pertinenze della propria abitazione in compagnia di altre 8 persone ed all’atto della contestazione della violazione, il predetto si rendeva protagonista di una reazione spropositata dapprima inveendo contro gli agenti, proferendo frasi minacciose e oltraggiose al loro indirizzo e, successivamente, lanciando al loro indirizzo una sedia in legno ed una bottiglia in plastica, piena di acqua, che colpiva al volto uno degli agenti, causandogli una lesione all’occhio. Quindi, invitato a seguire gli agenti intervenuti presso il Commissariato di P.S. di Marsala, lo stesso continuava ad opporre resistenza attiva impugnando un bastone in legno e con lo stesso colpiva un agente alla gamba destra, procurandogli una contusione agli arti inferiori. Già in altre due circostanze C.S. si era reso responsabile delle violazioni imposte dalla misura cautelare degli arresti domiciliari. Dopo le formalità di rito, C.S. veniva condotto presso la Casa Circondariale di Trapani.