E’ stato discusso in Senato, per la sua trasformazione in legge, il DL n. 103/2021 del 20 luglio scorso relativo a “Misure urgenti per la tutela delle vie d’acqua di interesse culturale e per la salvaguardia di Venezia, nonché disposizioni urgenti per la tutela del lavoro”.
Tra queste ultime rientra anche un emendamento relativo ai contratti di riallinamento retributivo che cerca di risolvere la questione creatasi negli ultimi anni, dopo la legge 388/2000.
La normativa aveva creato una serie di contenziosi fra l’INPS e le aziende agricole a cui ora si spera di poter porre fine.
Prima di essere approvato in via definitiva, l’emendamento dovrà essere approvato anche alla Camera dei deputati.
Soddisfazione intanto è stata espressa da Confagricoltura Finalmente – afferma l’Organizzazione degli imprenditori agricoli – le aziende che avevano abbracciato un percorso virtuoso di riallineamento retributivo, confidando nella corretta applicazione dei contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, possono tirare un sospiro di sollievo”
Allo stesso tempo Confagricoltura sottolinea l’importanza di una soluzione normativa che risolva definitivamente un nutrito contenzioso tra l’INPS e le imprese agricole che avevano aderito agli accordi di riallineamento.