“Con l’approvazione del disegno di legge sull’accoglienza e inclusione l’Ars non ha semplicemente colmato un vuoto normativo che durava da troppi anni, ma ha scritto un’importantissima pagina di civiltà. Sono orgoglioso, sia come siciliano, sia come portavoce del M5S, di aver dato il mio concreto contributo”
Lo afferma il deputato M5S all’Ars, primo firmatario della legge scritta con il contributo fondamentale della rete di associazioni che formano L’Isola che c’è e dei deputati di tutti i partiti.
“La Sicilia – afferma Di Paola – per via della sua storia e della sua collocazione geografica è da sempre un crocevia di popoli e culture diverse e, con la legge approvata quest’oggi, si pone come modello europeo per tutte quelle regioni frontiera che affrontano quotidianamente il fenomeno migratorio. Oggi ha vinto una squadra dove il noi prevale sull’io, nessun solista, ma coralità e condivisione”.
“Con questa legge – continua il deputato – diamo ai sindaci gli strumenti adeguati, non lasciandoli più soli, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali, sociali e sindacali che sono chiamati, attraverso una programmazione triennale ed annuale, a dare il loro contributo per la gestione ottimale del fenomeno migratorio. Prevediamo interventi concreti per contrastare il fenomeno del caporalato, piaga dei nostri giorni, regolamentiamo la figura del mediatore culturale, centrale nel settore dell’accoglienza e inclusione, e tuteliamo anche da un punto di vista sanitario quei dimoranti che hanno subito violenze e mutilazioni”.
“Voglio dedicare l’approvazione di questo disegno di legge – conclude Di Paola – ad Adnan Siddique, nisseno di origine pakistana, che è stato barbaramente ucciso a Caltanissetta nel giugno 2020 perché aveva denunciato la piaga del caporalato. Ringrazio la Rete di associazioni Isola che c’è per il metodo partecipativo utilizzato per il percorso di questa legge”.