Stato di agitazione del personale del comitato di Palermo della Croce Rossa in servizio presso il pronto soccorso dell’aeroporto Falcone e Borsellino. A proclamarlo è la Fp Cgil Palermo, che ritiene “immotivato” il ricorso al Fis, fondo di integrazione salariale, per i 9 soccorritori barellieri, messi in cassa integrazione a turno.
“Abbiamo chiesto diverse volte di rivedere la scelta unilaterale del Comitato di Palermo Croce Rossa Italiana, che di fatto ha messo in Fis solamente i lavoratori che prestano servizio presso l’Aeroporto, causando criticità nei turni di lavoro – afferma Michele Morello, della Fp Cgil Palermo – Questi impiegati, che fanno parte del comitato di Palermo, potrebbero benissimo essere utilizzati ovunque. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione e comunicato al prefetto l’apertura delle procedure di raffreddamento e conciliazione. Il ricorso alla Fis è immotivato perché il compenso che la Gesap, gestore dei servizi presso l’Aeroporto, eroga alla Croce Rossa è rimasto immutato”.
Il comitato della Croce Rossa di Palermo ha comunicato alla Fp Cgil di dovere ricorrere al fondo di integrazione salariale perché costretto ad assumere tre unità a causa di una sentenza di reintegro del Giudice del Lavoro. “In pratica tre lavoratori – aggiunge Michele Morello, Fp Cgil Palermo – che svolgevano un lavoro a tutti gli effetti subordinato, hanno vinto una causa civile nei confronti della Croce Rosse. Il giudice ne ha ordinato il reintegro dopo l’ingiusto licenziamento. E adesso si ritrovano in Fis. Anche in passato era capitata la stessa cosa con altri lavoratori. Questo denota da parte dei vertici della Croce Rossa Italiana uno scarso rispetto delle norme contrattuali di lavoro, un enorme esborso di denaro e la continua penalizzazione dei lavoratori reintegrati. Mentre i responsabili sono ancora al loro posto”.
Con una nota dell’ 11 giugno, la Fp Cgil ha provato per l’ultima volta a far recedere dalla scelta unilaterale il comitato di Palermo della Croce Rossa Italiana. “Abbiamo ammonito la presidente – prosegue Morello – chiedendole di dare una risposta entro cinque giorni e l’abbiamo invitata di fatto a non penalizzare soltanto il personale dell’aeroporto, costretto a turni di dodici ore consecutive. E malgrado siamo in estate e il traffico aereo si sia intensificato, non abbiamo avuto altre risposte”.