Esteso per circa sette ettari a sud della Rupe Atenea e a poca distanza dal cuore della Valle dei Templi vicino al Cimitero monumentale, il Giardino Botanico che appartiene al Libero Consorzio di Agrigento sarà recuperato e adeguato ad accogliere iniziative culturali.
“Si tratta di intervenire su un vero e proprio “museo a cielo aperto”, a molti sconosciuto, che racchiude al suo interno anche diverse testimonianze archeologiche quali ipogei, caverne visitabili e testimonianze fossili. L’intervento di messa in sicurezza e riqualificazione del Giardino Botanico – sottolinea l’assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – consente di recuperare e rileggere uno spazio dalla bellezza suggestiva, per destinarlo anche a iniziative culturali, rendendo maggiormente fruibili i vialetti interni, dove si trovano varie specie arboree, classificate e illustrate grazie a un’apposita segnaletica”.
L’intervento, che sarà realizzato con fondi POC 2014/2020 per 500 mila euro, riguarda un’area che si snoda tra 5 ettari di superficie coltivata e 2 ettari di edifici e percorsi ad uso turistico-culturale; un vero e proprio scrigno dove si trovano circa 20mila piante di oltre 300 colture ed essenze di macchia mediterranea.
L’area del Giardino Botanico, denominata “Cava Belvedere” è caratterizzata da una componente calcarenitica-sabbiosa della “Formazione di Agrigento”.
Il progetto mira a rendere gli spazi visitabili in sicurezza con interventi tecnici che consentono il recupero ambientale dell’intera zona, attraverso un risanamento del costone roccioso che riporterà in luce l’aspetto naturale della balza calcarenitica.