Il monitoraggio e una mappatura del fenomeno della tratta e dello sfruttamento lavorativo che in agricoltura è molto diffusa. Percorsi di alfabetizzazione sindacale per spiegare i propri diritti ai lavoratori, migranti e non.
L’attivazione di sportelli di ascolto fissi e mobili per creare un punto di riferimento che spezzi paura e solitudine e che risponda a dubbi e quesiti su condizione lavorativa e salario.
Questi alcuni dei punti contenuti nel protocollo siglato tra la Flai Cgil Palermo e l’associazione “Casa dei Giovani”, ente attuatore del “progetto Maddalena”, attività sostenuta dalla presidenza del Consiglio, per sottrarre alla violenza donne e minori vittime di tratta e per offrire ai soggetti ridotti in condizione disumane, di schiavitù, di sfruttamento sia lavorativo che sessuale, la possibilità di ricostruirsi una vita.
La collaborazione tra i sindacalisti della Flai Cgil Palermo, che saranno in prima persona impegnati agli sportelli per la consulenza e la tutela individuale, e gli operatori sociali della Casa dei Giovani, nasce proprio per mettere in atto un intervento congiunto per la protezione dei lavoratori e delle lavoratrici e per il riconoscimento di tutte quelle condizioni di “sommerso” e di illegalità che, soprattutto nel lavoro dei campi, dove il flusso di lavoratori migranti è consistente, trovano terreno fertile.
Il protocollo è stato sottoscritto dal segretario generale Flai Cgil Palermo Dario Fazzese, dalla segretaria Flai Cgil Palermo Enza Pisa e dal direttore della comunità di recupero “Casa dei Giovani” Biagio Sciortino. “Attiveremo insieme il nostro metodo del sindacato di strada, già sperimentato nelle campagne del palermitano, per venire incontro, sul posto, ai lavoratori in condizioni di fragilità, dare loro una prima accoglienza e risposte immediate ai problemi che incontrano – dichiarano Dario Fazzese ed Enza Pisa – Fare rete servirà a proteggerli. Sappiamo bene quanta paura ha la gente che denuncia i propri aguzzini. Saremo insieme ad aiutarli, in uno scambio di reciproca conoscenza del fenomeno della tratta di esseri umani a scopo lavorativo. E nei casi di comprovato sfruttamento, offriremo supporto legale al lavoratore che decide di denunciare la sua grave situazione”. “Siamo certi che questa collaborazione – dice Biagio Sciortino – segnerà l’affermazione di un prezioso lavoro di rete e di reciproco scambio tra le due realtà. La sinergia tra i due attori contribuirà alla realizzazione di una società più libera e solidale prevedendo interventi congiunti mirati al riconoscimento delle situazioni di potenziale sfruttamento nell’ambito lavorativo e nell’attivazione di possibili programmi di fuoriuscita. Fondamentale sarà inoltre l’attività congiunta di monitoraggio e mappatura del fenomeno della tratta e dello sfruttamento lavorativo e la promozione di attività formative congiunte negli ambiti di propria competenza”.
Il percorso condiviso tra sindacato e Casa dei Giovani prevede una formazione reciproca per potenziare gli strumenti necessari nei processi di identificazione ed emersione di potenziali vittime e per mettere in atto interventi tempestivi. Saranno organizzati momenti di sensibilizzazione sullo sfruttamento nei campi nelle scuole e in altre realtà della società civile. E definiti percorsi di autoimprenditorialità, come la realizzazione di orti urbani, con il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei cittadini.