E’ stata riportata al suo aspetto originario “La Montagna di Sale”di Mimmo Paladino.
L’opera, nata come scenografia per le Orestiadi del 1990 e divenuta in breve tempo uno dei simboli identificativi non solo della Fondazione Orestiadi ma di Gibellina tutta, ha nel corso degli anni subìto la naturale influenza delle intemperie, perdendo parte del candore iniziale. Adesso è possibile vedere ripristinata l’opera mediante il progetto Gibellina Restaura, inserito nel più complesso piano di marketing territoriale “Destinazione Gibellina“.
Grazie al contributo del colorificio Atria di Partanna, che ha fornito il materiale, alle Tenute Orestiadi di Gibellina, che hanno voluto e sostenuto il progetto ed alla Fondazione Orestiadi che ha seguito l’andamento dei lavori, sabato sera, al termine della lettura di poesie “Canto per la mia terra” di Emmanuele F.M. Emanuele, il Presidente della Fondazione Calogero Pumilia ed il Presidente del comitato scientifico Francesca Corrao, hanno ringraziato Vincenzo Atria per aver reso possibili i lavori di manutenzione.
Un momento di grande gioia ed emozione, proprio a pochi giorni dall’inizio del XXVI Festival delle Orestiadi, che si svolgerà presso il Baglio Di Stefano, sede della Fondazione, dal 15 luglio al prossimo 12 agosto
Nella foto allegata, da sinistra: Rosario Di Maria, Amministratore Tenute Orestiadi; Calogero Pumilia, Presidente Fondazione Orestiadi; Francesca Corrao, Presidente Comitato Scientifico Fondazione Orestiadi; Salvatore Sutera, Sindaco di Gibellina; Vincenzo Atria, titolare Atria made in paint.