Sono indietro di due mesi gli stipendi da erogare ai netturbini di Sciacca, gli operatori dipendenti della Sogeir, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti in città. La cifra non erogata ammonta a circa 500 mila euro dato che i lavoratori in tutto sono 48. Enzo Iacono della segreteria provinciale Funzione pubblica cgil ha annunciato che i dipendenti sono sul sentiero di guerra e non ha escluso la possibilità di uno sciopero. “Dal privato, la Sea-Bono che aveva vinto la gara d’appalto nel gennaio di quest’anno proponendo l’offerta migliore, ovvero 25 milioni per 7 anni con un ribasso del 9,99 % rispetto all’Urega, gli operatori ecologici devono riscuotere soltanto metà mensilità di maggio, ma il problema non è questo – spiega Iacono – e noi vogliamo sapere cosa si farà con la Sogeir perché il trattamento di fine rapporto, le due mensilità e mezza arretrate, i permessi retribuiti, la quota di tredicesima e di quattordicesima che spetta ai lavoratori e un’altra indennità di garanzia devono essere liquidate. Su questo non si può indugiare e l’attesa non può andare oltre. Comune – continua Iacono – sta pagando alla Sogeir due mandati, uno da 70 mila e uno da 80 mila euro ed è in programma un successivo pagamento di 226 mila euro. Noi chiediamo che con queste somme sia dia priorità al pagamento di quanto spetta ai lavoratori.