venerdì, Novembre 22, 2024
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Selinunte, scoperto Tempio del V secolo a.c. dedicato a Demetra

L’eccezionale scoperta è avvenuta a seguito degli scavi sull’Acropoli di Selinunte. A parlarne in una relazione al Baglio Florio è stato il professore Clemente Marconi che ha incantato i presenti  presentando la scoperta di un’area in cui sorgeva un piccolo tempio chiamato R che si trova di poco a sud del Tempio C, che pare sia quello più antico di Selinunte, dedicato a Demetra. Il professore Marconi ha parlato con entusiasmo di un Tempio “Perfettamente conservato nei suoi livelli arcaici e classici originali e sotto di un metro di riempimento effettuato nell’età ellenistica, che ha sigillato l’edificio nelle sue fasi originarie. Scendendo di un metro negli scavi, è stato possibile ricostruire tutta la vita del tempio dal 590 al 400 A.C. La scoperta importante sta nel fatto che prima di costruire il tempio, prima di mettere in opera il pavimento, i selinuntini hanno depositato lungo i muri perimetrali tante offerte e depositi votivi,(gioielli, lance, vasi, lucerne e resti di pasti rituali). Quello che noi chiamiamo “il deposito di fondazione” è importante per gli storici per ricostruire il culto della Dea, le attività rituali. Abbiamo, infatti, trovato il flauto, gli elementi dei sacrifici, i maialini, il mondo maschile, la guerra, ed elementi di intervento della dea. Sotto il tempio R abbiamo trovato materiali pertinenti alla prima fase “divinità di Selinunte”, tra la fondazione 630 e 628 A.C. e il 590 A.C. Una delle scoperte più importanti sono queste punte di lance infisse nel terreno per definire, l’area come luogo di luogo di culto della dea del tempio E. Si tratta della prima fase di vita di Selinunte. Queste lance non trovano confronti nel mondo greco e due sono state infisse nel terreno ad x.” Un’altra scoperta importante riguarda il ritrovamento di un vaso, il più antico trovato a Selinunte di epoca proto corinzia e datato tra il 650 e il 640 a.c. e si pensa che sia stato portato dai coloni quando fondarono la città. Si tratta di un vaso cerimoniale che probabilmente conteneva olio utilizzato per compiere rituali.

 

 

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