Lo scorso febbraio ci siamo trovati con un sit-in di protesta davanti l’Ospedale Paolo Borsellino, per invitare l’amministrazione cittadina e la deputazione regionale della città, a pretendere risposte chiare al Governo Musumeci, sul cantiere del Padiglione Covid, opera indispensabile per poter restituire ad un’utenza di oltre novanta mila abitanti, l’Ospedale P. Borsellino, funzionante in tutti i reparti.
Non vogliamo più ribadire lo sconforto che suscitano le vicende già ampiamente documentate di indagini, arresti, foto e slogan elettorali che ci hanno dato il segno e la misura di quanto sia necessario invertire la rotta e sollecitare una maggiore e rinnovata sensibilità su di un tema delicato e vitale come quello sanitario.
Gli operatori sanitari in servizio denunciano una situazione ancora critica. Dopo il trasferimento di medici e operatori sanitari è stato avviato un vero smantellamento di interi reparti che garantivano ai cittadini cure specialistiche, con medici professionisti e strumenti all’avanguardia. La struttura ospedaliera versa in condizioni precarie preoccupanti e, quel che è peggio, nell’assoluta indifferenza dell’amministrazione cittadina.
Il dato è che a Marsala manca un ospedale pienamente funzionante e non esiste ancora un padiglione per le malattie infettive.
Chiediamo chiarezza d’intenti al primo cittadino e a tutta l’amministrazione comunale, su quali azioni si intendono intraprendere per tutelare la salute pubblica nella città più popolosa della provincia.
Prendiamo atto che il consiglio comunale si è espresso con un documento che sollecita le istituzioni preposte ad intervenire, ma il silenzio e l’inerzia del resto dell’amministrazione appaiono come un evidente segno di indifferenza verso la cittadinanza e anche una chiara mancata presa di posizione verso quella politica che ha determinato l’attuale stato di cose e che ha il potere di decidere sulle sorti del nostro ospedale e del padiglione per le malattie infettive.
Chiediamo che si intervenga per propria competenza affinché si migliori il servizio di vaccinazione in città, anche con incremento del personale, implementando le vaccinazioni a domicilio per i soggetti fragili. È necessario inoltre che si ripristini l’ingresso principale del Pronto Soccorso, dove ad oggi si prevede il medesimo ingresso per il 118, per i fruitori dell’Hub Vaccinale e gli operatori sanitari che fruiscono del parcheggio per tutta la struttura.
Non dimentichiamo che i mesi invernali, per i marsalesi bisognosi di cure, sono stati tragici. Spesso i pazienti restavano giorni nei corridoi del pronto soccorso, in attesa di trovare un posto letto in un ospedale in giro per la Sicilia. Per quanto tempo questa situazione si protrarrà?
Se vi è la volontà di difendere veramente il diritto alla salute i cittadini marsalesi devono ricevere delle risposte chiare e celeri. Noi non abbasseremo la guardia.
Circolo on line PD Nilde Iotti