Il circolo Legambiente Scicli Kiafura presenta i video di Involve (involve.blog)
volontariato ambientale e culturale per l’integrazione
Cittadini residenti e stranieri insieme per la cura del territorio. Per pulire parchi e piazze, raccogliere rifiuti abbandonati nell’ambiente e recuperare beni archeologici trascurati, ma anche per scambiare saperi e conoscenze attraverso corsi di cucina e lezioni di yoga: “Ogni attività svolta insieme ha permesso di conoscerci meglio reciprocamente e abbattere pregiudizi e timori da entrambe le parti, promuovendo nuove forme di convivenza e collaborazione”ha spiegato Diallo Mamadiane, ospite del centro di accoglienza di Marina di Ragusa della Cooperativa Filotea e volontario Legambiente.
È in queste poche parole il senso del progetto INVOLVE (INtegration of migrants as VOLunteers for the safeguard of Vulnerable Environments), cofinanziato dalla Commissione Europea tramite il programma AMIF, per migliorare e aumentare l’inclusione dei cittadini dei Paesi terzi attraverso percorsi di volontariato in campo ambientale e culturale, per contribuire alla costruzione di comunità più coese e sicure, con progetti pilota in Italia, Francia e Germania.
“Qui a Scicli abbiamo iniziato con un corso di cucina tenuto dagli chef Luca Giannone, Carmelo Floridia, Giovanni Galesi, Valerio Mallia, Riccardo Cilia e dallo chef stellato Claudio Ruta. Le attività si sono realizzate insieme ai ragazzi migranti ospiti dei centri di accoglienza “Casa delle Culture” di Mediterranean Hope – che è anche Hub di Involve per Scicli-, della cooperativa Filotea di Ragusa, Comiso e Marina di Ragusa e della Caritas di Ragusa. Con i bambini ospiti della Casa delle Culture di Scicli abbiamo svolto per diversi mesi, prima della pandemia, un divertente ed educativo corso di yoga, tenuto dall’insegnante di yoga Eleda Trovato, social worker del progetto. Esperienze che abbiamo voluto documentare con il video presentato oggi in contemporanea con gli Hub delle altre località”- dichiara Alessia Gambuzza – presidente del Circolo Legambiente Scicli “Kiafura” e local coordinator del progetto.
Il progetto INVOLVE, iniziato a gennaio 2019 e in corso fino a dicembre 2021, si svolge in sette località – Rovigo, Paestum e Scicli in Italia; Veynes e Communauté de communes du Pays de Saint-Aulaye in Francia; i distretti Pankow and Neukolln a Berlino in Germania – per sviluppare modelli di integrazione adatti alle cittadine di piccole, medie e grandi dimensioni dove numerosi stranieri si sono già stabiliti da tempo ma non sono ancora integrati nel tessuto sociale delle comunità ospitanti. Qui, i Local Community Hub presenti sono diventati luoghi di incontro e condivisione delle esperienze personali e sociali; la “casa” dove i cittadini dei Paesi terzi e i residenti si incontrano per individuare le criticità ambientali e culturali dei propri territori e per progettare le attività per la valorizzazione e la promozione di beni comuni.
“Le attività di volontariato rappresentano un’ottima occasione per sviluppare coesione tra persone provenienti da Paesi diversi ma che si ritrovano a vivere nel medesimo territorio – ha dichiarato il presidente di Legambiente nazionale Stefano Ciafani -. Prendersi cura di uno spazio pubblico, impegnarsi nella valorizzazione di un bene comune o partecipare ad attività sociali a beneficio della comunità, sono azioni che fanno bene a 360°, sia perché permettono ai cittadini stranieri di impegnarsi e sentirsi utili allargando la loro rete di relazioni, sia perché consentono anche alle più piccole comunità locali di aprirsi al mondo e trovare nuovo sostegno nei giovani immigrati, dando vita a naturali e solidi processi di integrazione”.
“Le prossime attività previste nel nostro Hub prevedono ancora corsi di yoga, un corso di inglese, un laboratorio di falegnameria che servirà alla realizzazione della segnaletica di un’area naturalistica del nostro territorio, un campo di volontariato internazionale che si svolgerà durante la prossima estate e diverse attività di monitoraggio rifiuti e pulizia delle spiagge” conclude Alessia Gambuzza.
Le esperienze e le attività degli Hub sono state documentate con video di circa 5-8 minuti che comprendono, oltre alle riprese dei luoghi e delle azioni svolte, anche interviste ai volontari coinvolti e le testimonianze dei rappresentanti delle istituzioni locali interessate.