In un clima che è apparso sereno e disteso, si sono insediati i tre commissari straordianari che per diciotti mesi gestiranno il comune di Castelvetrano recentemente sciolto per mafia (leggi qui). Alla presenza del dirigente del commissariato, del capitano dei carabinieri e del capitano della Guardia di finanza si sono insediati il dott. Salvatore Caccamo, originario di Palermo che svolge lo stesso incarico a Bovalino, nella Locride, in provincia di Reggio Calabria ed è un uomo che vanta esperienza nei comuni sciolti per mafia, la dottoressa Elisa Borbone che arriva dalla Prefettura di Caltanissetta. Come commissario per la gestione di comuni commissariati è al suo primo incarico. Terzo commissario è la dottoressa Maria Concetta Musca che arriva invece dalla Prefettura di Palermo. Il dottor Caccamo ha dichiarato che “le relazioni spesso mettono in evidenza le disfunzioni dell’apparato amministrativo che finiscono per avere una ricaduta sulla città. Il nostro compito è quello di recuperare le esigenze del territorio e adottare gli opportuni provvedimenti”. L’unica cosa certa è la complessità di una realtà come quella di Cstelvetrano.